Sperimentato già durante lo scorso anno scolastico, è ora attivo a San Giustino un progetto di “E-Twinning”. Esso vedrà coinvolti il Circolo didattico di San Giustino, la scuola secondaria di primo grado “Leonardo Da Vinci” e la scuola keniota “Barpello Primary School”. Tale iniziativa, organizzata in collaborazione con il locale comitato che sostiene l’attività missionaria di padre Francesco Pierli e fortemente voluta dallo stesso sacerdote comboniano, prevede un gemellaggio virtuale tra le scuole interessate, grazie al quale i ragazzi potranno comunicare via web con alcuni loro coetanei appartenenti a una cultura e società diversa dalla propria, con la guida delle rispettive insegnanti di riferimento.
Questa iniziativa si pone nell’ottica del multiculturalismo, facendo leva sul confronto diretto tra ragazzini appartenenti a diversi continenti, società e culture.
Gli incontri, che avranno una cadenza mensile, affronteranno quattro diverse tematiche, intitolate “Ci presentiamo”, “La nostra scuola”, “La nostra giornata scolastica”, “Il nostro orto didattico” e si svolgeranno tutti in inglese, portando quindi i ragazzi a utilizzare in modo diretto anche le conoscenze di questa lingua acquisite a scuola. Non a caso, il progetto rientrerà nell’ambito dell’apprendimento delle lingue straniere.
“Abbiamo accolto con molto favore questa opportunità – ha affermato l’insegnante Franca Pettinari, del circolo didattico sangiustinese – perché lo riteniamo una valida e interessante forma di gemellaggio che permetterà ai nostri ragazzi di rapportarsi con culture diverse e di applicare direttamente anche l’uso di una lingua straniera come l’inglese, studiata tra i banchi ma non sempre applicata in modo diretto, in ambito scolastico”.
Quella che sarà proposta dalle due scuole sangiustinesi si delinea quindi come una scelta in linea con i tempi e con una delle problematiche più attuali dell’Occidente. L’integrazione fra persone appartenenti a culture diverse risulta spesso di difficile realizzazione; ciò, almeno in parte, si deve anche a una difficoltà di reciproca comprensione e conoscenza tra i membri delle comunità chiamate in causa. Il nuovo progetto attivato a San Giustino, puntando sul confronto diretto e sull’esperienza in prima persona dei ragazzi con loro coetanei di una diversa cultura, offrirà quindi un modo per promuovere fraternità e integrazione e, nel suo piccolo, per cercare di formare un senso di inclusione e comprensione nei confronti del prossimo.