Non è tempo di certezze né sul lavoro né nella vita

Conferenza dell'Ucid conDe Rita su "Il lavoro nella società che cambia"

La sezione umbra dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti ha promosso un incontro sul tema “Il lavoro nella società che cambia”. A presentatare le questioni in causa c’era Giuseppe De Rita, Segretario generale del Censis e Pierluigi Grasselli (vedi intervento in pagina). De Rita ha fatto una lunga premessa per spiegare che nella vita di ogni giorno si opera secondo una crescente soggettività, “che non è solo una connotazione psicologica ma sta diventando un dato strutturale della cultura d’impresa e del lavoro”. Ha illustrato il cambiamento che stiamo vivendo e che porta ad una maggiore personalizzazione e isolamento del lavoratore che è sempre più piccolo imprenditore o libero professionista.In entrambi i casi ci sono problemi nuovi da affrontare nella gestione della propria vita (meno tempo libero dal lavoro) e del rapporto di lavoro con i clienti o con i dipendenti (in media le piccole medie imprese italiane ne hanno 4,2). Di fronte a questo ‘sistema di impresa’, invidiato nel mondo perché flessibile e vitale, i principi della Dottrina sociale della Chiesa non costituiscono più una bussola, ha osservato De Rita, perché quella riflessione è nata sui problemi delle grandi industrie ed era indirizzata ai grandi imprenditori cui si poteva e doveva parlare di “giusto salario”, di “diritto di sciopero” e così via. “Ho fatto il relatore al convegno ecclesiale del 1976 “evangelizzazione e promozione umana”, – ha detto De Rita – e in questi 25 anni ho sentito la difficoltà della Chiesa ad accettare un discorso di questo genere”. Oggi, ha aggiunto De Rita – l’imprenditore medio italiano “vive l’etica della responsabilità e della relazionalità”. Il lavoro in cui si gestisce se stessi e pochi altri attrae i giovani che ne apprezzano la libertà, anche se ha aspetti negativi tra cui lo stress provocato dall’incertezza sul futuro e dal poco tempo disponibile per le relazioni umane, compresa la famiglia. “La battaglia sull’articolo 18 – ha commentato De Rita – è sciocca; i nostri figli si troveranno in un mondo di lavoro individualizzato”, senza più le certezze di una società che garantiva il posto fisso e la pensione certa. Il cambiamento in atto, ha concluso De Rita, “fa spavento” e disorienta chi vorrebbe dividere il mondo in bianco e nero ma “neppure Bush ha parlato di guerra di civiltà dopo l’attentato di New York e nessuno avrebbe immaginato possibile una alleanza degli Usa con la Cina o che il Papa chiedesse di fare digiuno nell’ultimo giorno di Ramadam”.

AUTORE: Maria Rita Valli