Di fronte agli eventi scatenati dal terrorismo e una guerra che non può che creare ulteriore angoscia il Papa ha invitato la cristianità cattolica a intraprendere una giornata di preghiera e di digiuno da celebrarsi il 14 dicembre 2001. Il Vescovo di Orvieto- Todi ha fatto suo l’invito del Papa, ed ha rivolto ai presbiteri, ai diaconi, ai religiosi e religiose, alle sorelle claustrali presenti in diocesi, ai seminaristi ed ai responsabili delle aggregazioni laicali il seguente appello il 23 novembre 2001. “Accogliamo l’invito del Papa per una giornata di preghiera e di digiuno da celebrarsi venerdì 14. Ancora una volta Giovanni Paolo II mostra di essere innanzi tutto un cristiano che vive nella sua persona e nelle proposte che fa alla Chiesa – il primato della fede. Il Papa chiede a tutti i cattolici un giorno di digiuno e di preghiera. E’ la logica dell’amore che Cristo ci ha insegnato. Quanto più insormontabili sembrano le difficoltà e oscure le prospettive, tanto più deve farsi insistente la nostra preghiera per implorare a Dio il dono della comprensione reciproca, della concordia e della pace (…).In questo tempo opportuno chiedo ai cattolici che il prossimo 14 dicembre sia vissuto come giorno di digiuno, durante il quale pregare con fervore Dio perché conceda al mondo la pace stabile (…).Ciò di cui ci si priva nel digiuno potrà essere messo a disposizione dei poveri, in particolare per chi soffre in questo momento le conseguenze del terrorismo e della guerra. (Giovanni Paolo II “Angelus” di domenica 18.11.2001). Poi il Papa ha annunciato il pellegrinaggio ad Assisi, il 24 gennaio 2002, con i rappresentanti delle religioni. Alla nostra terra umbra – che ha dato i natali a san Francesco e a tanti altri santi, veri discepoli di Cristo e operatori di pace, – tutto il mondo volge il suo sguardo. Anche noi cristiani umbri dobbiamo per primi metterci in questo spirito di preghiera e carità. Pertanto chiedo a tutti di organizzare nelle parrocchie o nelle unità pastorali un incontro di preghiera per Venerdì 14 dicembre”. Il Vescovo aggiunge poi alcuni avvertimenti e suggerimenti e prosegue: “Per dare la possibilità a tutti di partecipare è bene organizzare l’incontro per il dopo cena. Durante la preghiera si raccoglieranno i soldi che si sono risparmiati con il digiuno. Le offerte saranno destinate alla Caritas per i profughi dell’Afghanistan (…).”La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate” (Constitutio Apostolica Poenitemini, 1966)”. L’Unità pastorale del centro storico di Orvieto ha indetto l’incontro per la veglia notturna di preghiera nella chiesa di S. Andrea, per venerdì 14 alle ore 21.00.
Una giornata di preghiera e di digiuno per la pace
Mons. Grandoni invita la comunità diocesana a raccogliersi il 14 dicembre
AUTORE:
M.P.