La spaccatura nel Pdl, con la rinascita di Forza Italia, ha prodotto effetti anche in Umbria. È già stato costituito il nuovo gruppo in seno al Consiglio regionale, denominato Nuovo centrodestra e vi hanno aderito i consiglieri regionali Massimo Mantovani, Massimo Monni e Maria Rosi. Tra i parlamentari, Luciano Rossi ha aderito al nuovo raggruppamento, Pietro Laffranco ha optato per Forza Italia.
Nel Pd, Matteo Renzi ha vinto la battaglia tra i circoli del partito in Umbria – anche se di poco, appena 17 voti – su Gianni Cuperlo. Il sindaco di Firenze in Umbria ha ottenuto 2.829 voti mentre 2.812 sono andati all’ultimo segretario della Fgci: 45,34% contro 45,04%. Sono molto più distaccati Giuseppe Civati (8,41%) e Gianni Pittella (1,19%). Cuperlo vince nei due capoluoghi di provincia e in altre città come Assisi, Todi e Umbertide, mentre il Sindaco la spunta a Foligno, Spoleto, Città di Castello, nel comprensorio del Trasimeno, Gubbio e anche a Marsciano. Nel Comune di Perugia l’affermazione di Cuperlo è stata netta: 505 voti, che gli valgono il 56%, quasi 20 punti in più rispetto a Renzi (38%), mentre Civati conquista il 5,3% (49 voti) e Pittella solo un voto.
A Terni città hanno votato in 989, e l’ex segretario Fgci ha raccolto il 59,3% mentre Renzi il 33,4%. Cuperlo vince anche a Orvieto (66 a 49), ma non nel comprensorio. Mentre a Narni, dove Cuperlo ottiene il 33% e Renzi il 29,2%, Civati ottiene il miglior risultato della regione (28%). Intanto il nuovo appuntamento è fissato per domenica 8 dicembre.
“Siamo fiduciosi e lavoreremo sodo perché Cuperlo batta Renzi”, hanno annunciato i sostenitori di Cuperlo – l’ex segretario di Perugia, Nicola Mariuccini, Sandro Pasquali e Giuseppe Marini – secondo i quali “la partita dell’8 dicembre è apertissima, nessuno pensi di aver già vinto. In Umbria tra Renzi e Cuperlo c’è stato un sostanziale pareggio, e questo ci conforta perché la proposta di Cuperlo è meno mediatica e comporta più tempo perché venga assorbita, dato che propone un cambiamento radicale nel ruolo del partito in seno alla società. Ad esempio, il fatto che Cuperlo prevalga nelle grandi città, comprese Perugia e Terni, ci conforta: forse lì il suo messaggio è stato assorbito prima”. Secondo i renziani – tra cui il consigliere regionale Manlio Mariotti e l’assessore provinciale Domenico Caprini – occorre assecondare “la voglia di cambiamento che arriva dalla base” coniugando, però, l’intenzione di tenere unito il partito. Si muoveranno in questa direzione i sostenitori di Renzi in Umbria. “L’Umbria volta pagina – è stato detto – e l’8 dicembre, giorno delle primarie, le percentuali saranno molto differenti. Ormai la proposta di Renzi è penetrata nell’ossatura del partito”.