All’udienza generale di mercoledì in piazza San Pietro, Papa Francesco ha commentato l’articolo del Credo in cui affermiamo: “Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati”. “Si tratta – ha evidenziato – dell’unico riferimento esplicito a un sacramento all’interno del Credo. In effetti, il battesimo è la ‘porta’ della fede e della vita cristiana. Gesù risorto lasciò agli apostoli questa consegna: ‘Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato’ (Mc 16,15-16). La missione della Chiesa è evangelizzare e rimettere i peccati attraverso il sacramento battesimale”.
Bergoglio ha quindi esaminato le tre espressioni: “professo”, “un solo battesimo”, “per la remissione dei peccati”.
Il verbo “professo” è “un termine solenne e indica la grande importanza dell’oggetto, cioè del battesimo. Pronunciando queste parole noi affermiamo la nostra vera identità di figli di Dio. Il battesimo è in un certo senso la carta d’identità del cristiano, il suo atto di nascita”.
“Al tempo stesso – ha aggiunto – al battesimo è legata la nostra fede nella remissione dei peccati. Il sacramento della penitenza o confessione è, infatti, come un ‘secondo battesimo’, che rimanda sempre al primo per consolidarlo e rinnovarlo. In questo senso, il giorno del nostro battesimo è il punto di partenza di un cammino bellissimo, di un cammino verso Dio, che dura tutta la vita, un cammino di conversione e che è continuamente sostenuto dal sacramento della penitenza”.
“La confessione – ha aggiunto a braccio – non è una seduta in una sala di tortura, è una festa per festeggiare il giorno del battesimo! La confessione è per i battezzati, per tenere pulita questa veste bianca della nostra dignità cristiana”.
“Un solo battesimo”. “La parola battesimo significa letteralmente immersione, e infatti questo sacramento costituisce una vera immersione spirituale, Dove? Nella piscina? No, nella morte di Cristo… Si tratta di un lavacro di rigenerazione e di illuminazione. Rigenerazione perché attua quella nascita dall’acqua e dallo Spirito senza la quale nessuno può entrare nel regno dei cieli (cfr Gv 3,5). Illuminazione perché, attraverso il battesimo, la persona umana viene ricolmata della grazia di Cristo, luce vera che illumina ogni uomo (Gv 1,9) e scaccia le tenebre del peccato”.
Il Papa a questo punto chiede: “Il battesimo, per me, è un fatto del passato, di quel giorno, o una realtà viva, che riguarda il mio presente, in ogni momento? Ti senti forte, con la forza che ti dà Cristo, con il suo sangue, con la sua resurrezione, tu ti senti forte o ti senti giù, senza forza? Ma il battesimo dà forza! Con il battesimo ti senti un po’ illuminato, ti senti illuminata? Con quella luce che viene da Cristo, sei uomo o donna di luce, o un uomo o una donna oscuri, senza la luce di Gesù? Pensate a quello! Prendere la grazia del battesimo che è un regalo e diventare luce, luce per tutti”.
Infine, “per la remissione dei peccati”. “Nel sacramento del battesimo – ricorda – sono rimessi tutti i peccati, il peccato originale e tutti i peccati personali, come pure tutte le pene del peccato. Con il battesimo si apre la porta a una effettiva novità di vita che non è oppressa dal peso di un passato negativo, ma risente già della bellezza e della bontà del Regno dei cieli. Si tratta di un intervento potente della misericordia di Dio nella nostra vita, per salvarci. Questo intervento salvifico non toglie alla nostra natura umana la sua debolezza – tutti siamo deboli e tutti siamo peccatori, eh? – e non ci toglie la responsabilità di chiedere perdono ogni volta che sbagliamo!”.
La conclusione è a braccio: “E questo è bello. Io non mi posso battezzare due volte, tre volte, quattro volte, ma posso andare alla confessione, e quando vado alla confessione rinnovo quella grazia del battesimo. È come se io facessi un secondo battesimo. Il Signore Gesù tanto buono, che mai si stanca di perdonarci, mi perdona”. Per poi concludere: “Nel corso di tutta la vostra vita, non lasciatevi rubare la vostra identità cristiana!”.