Guidata dal vescovo di Scranton mons. Joseph Bambera, sabato scorso ha visitato Gubbio una nutrita delegazione della Pennsylvania, nella cui città di Jessup vivono molti emigrati eugubini e loro discendenti.
Jessup e Gubbio sono legate da profondi legami, sanciti da un gemellaggio che trova la sua motivazione nella comune venerazione per sant’Ubaldo in cui onore si svolge, l’ultimo sabato di maggio, la Festa dei Ceri.
Manifestazione che negli ultimi due anni ha visto il vescovo Bambera officiare, al mattino, la solenne messa per i ceraioli e presenziare alla “alzata”.
Il vescovo che ha benedetto la statua di sant’Ubaldo
Nello scorso mese di maggio è stato lui a benedire la grande statua del Patrono, opera di Demetrio Bellucci, donata dagli eugubini ai “cugini” americani, per essere utilizzata nella processione che, a partire dal 2013, precede la “corsa” finale, così come viene fatto a Gubbio.
Punto centrale della visita è stata la messa celebrata da mons. Bambera nella basilica di Sant’Ubaldo, dove la delegazione è stata accolta e salutata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli.
“A mons. Bambera ed a voi tutti il mio più cordiale benvenuto – ha esordito Ceccobelli, 59° successore del Patrono – in questa basilica, dinanzi all’urna con il corpo incorrotto del vescovo Ubaldo”.
Ha fatto riferimento anche alla Festa dei Ceri ed al gemellaggio con la città di Jessup. È stata un’occasione per richiamare i legami esistenti tra realtà geograficamente così distanti, ma spiritualmente e culturalmente molto unite.
Il soggiorno eugubino si è concluso con una visita alla chiesa della Vittorina nel ricordo anche dell’ammansimento del lupo.