Ha richiamato più volte le parole pronunciate da Papa Francesco durante il suo pellegrinaggio in Assisi, mons. Domenico Sorrentino, nella solenne celebrazione eucaristica tenutasi domenica scorsa nella cattedrale di San Rufino in occasione della consegna del programma pastorale per l’anno 2013-2014.
Lo stesso si inquadra in un percorso quinquennale interamente incentrato sulla Parola di Dio. In particolare, in questo quarto anno, le Scuole della Parola fisseranno lo sguardo sulle prime comunità cristiane, attraverso gli Atti degli apostoli e le Lettere di san Paolo.
“Riscaldati dall’ardore dell’Apostolo delle genti – ha detto il Vescovo -, anche il nostro cuore potrà con lui esultare: ‘Per me vivere è Cristo’. Con Paolo, ci sentiremo spinti verso le ‘periferie’ per entrare in relazione con l’altro, sull’esempio di Gesù che ha scelto di salvare l’umanità attraverso lo scandalo della croce. Quale periferia più grande, nel mondo antico, di un malato di lebbra?” ha aggiunto, commentando sia la prima lettura del giorno, in cui l’acqua del Giordano restituisce salute al corpo dello straniero Naaman, donandogli così anche la salvezza del cuore, sia il Vangelo dei dieci lebbrosi di cui uno soltanto, samaritano, ha saputo rendere grazie per la guarigione.
“Quale ferita più grande di quella inferta oggi dalla devastante crisi di valori e di relazioni, che porta alla frammentazione che isola sempre più singoli e comunità? Dalla necessità di affrontare con buon esito questa sfida è nato il progetto di promozione delle Comunità Maria – Famiglie del Vangelo”.
Mons. Sorrentino ha sottolineato come il cammino diocesano acquisti un tono speciale perché collocato nel tempo di Sinodo, e come il ministero dei Pastori si apra alla partecipazione responsabile e generosa di tutti i battezzati.
Alcuni temi centrali sono stati fissati dalla Visita pastorale, mentre altri potranno emergere dalla riflessione comune, attraverso la lettura ed interpretazione dei ‘segni di tempi’: tutti saranno oggetto di riflessione nelle comunità parrocchiali, religiose, santuariali ed associative.
Il Vescovo ha desiderato porre l’accento sullo “spirito di Assisi” (legato alla data del 27 ottobre 1986) e sull’adorazione eucaristica presso l’Istituto Serafico, prima di consacrare il cammino diocesano alla Vergine del santo Rosario di Pompei, la cui Madonna pellegrina era presente in cattedrale, al termine del pellegrinaggio all’interno della diocesi.