Prosegue l’impegno di Legambiente nella gestione degli ecosistemi fluviali nel territorio della Valnerina, in particolare nel tratto a regolamento specifico No-kill del fiume Nera divenuto dopo sette anni di gestione uno spazio ambientale unico nel suo genere, un luogo irrinunciabile per tutti i pescatori che amano la natura e intendono rispettarla integralmente. Il flusso d’utenti è in continuo incremento, non solo dalla nostra Regione ma anche da tutto il resto d’Italia e persino dall’Estero: proprio in questi giorni, accompagnati dalla famosa guida di pesca Niccolò Baldeschi, un gruppo di Canadesi ha varcato l’Oceano per pescare nei migliori fiumi italiani, e in quest’avventura itinerante di certo non poteva mancare il tratto No-Kill del Nera. Ad oggi abbiamo registrato circa 6.000 presenze: un significante contributo per l’economia locale che attinge da questa forma di sviluppo sostenibile, che, tra l’altro, grazie alla particolare gestione di Legambiente, in convenzione con la Provincia di Perugia, è in grado d’ autofinanziarsi e, pertanto, di non costituire minimamente un peso per la pubblica Amministrazione. Un tassello che va ad aggiungersi al reticolo che Legambiente ha laboriosamente costruito negli anni in tutto il territorio della Valnerina grazie alle preziose forze di volontariato e alla collaborazione delle istituzioni locali, un elemento che va a rafforzare gli obiettivi dell’Associazione volti alla tutela e conservazione del patrimonio ambientale attraverso forme di sviluppo sostenibile e con il supporto di un’indispensabile scuola di educazione ambientale. Da questa politica d’intervento trasversale non potevano mancare opportunità per creare rapporti anche con altre Associazioni, tra cui la scuola italiana di Pesca a mosca di Castel di Sangro (Abruzzo) che in questi giorni, grazie alla preziosa disponibilità del comune di Cerreto di Spoleto, ha formalizzato la realizzazione di una sede per l’Italia centrale proprio in Borgo Cerreto: un binomio sinergico che nel perseguire un interesse comune può rappresentare senza dubbio, per la Valnerina, un’opportunità in grado di creare varie iniziative e progetti sostenibili. Forti della collaborazione instaurata lo scorso anno con l’Amministrazione della Provincia di Perugia, con Legambiente Umbria e con gli amministratori limitrofi al tratto No-Kill del Nera, la scuola italiana di Pesca a mosca come obiettivo si pone una proficua attuazione dei programmi previsti per la Valnerina, tesi sia all’insegnamento della cultura della pesca a mosca (in questo anno saranno coinvolte in particolare le classi giovanili) sia allo sviluppo di iniziative capaci di scaturire un ritorno tangibile per il territorio compatibilmente con gli equilibri naturali dell’ambiente. Un territorio caratterizzato da un patrimonio naturalistico ricco come quello della Valnerina non può che costituire l’elemento essenziale necessario ad una scuola che intende armonizzare nei propri insegnamenti anche un irrinunciabile rispetto per l’ambiente. Tutto questo è stato reso pubblico nella conferenza stampa che si è tenuta venerdì 14 settembre presso la sala consiliare del comune di Cerreto di Spoleto, appuntamento che ha coinciso anche con la presentazione agli allievi, complessivamente oltre 50, del programma didattico relativo ai corsi di pesca a mosca che la Scuola ha effettuato in Valnerina nelle giornate del 14-15-16 settembre 2001. Gli istruttori della scuola e il resto dei partecipanti hanno alloggiato nelle strutture ricettive di Cerreto, Vallo di Nera e Sant’ Anatolia di Narco. A quest’iniziativa, sino ad oggi unica per il territorio della Valnerina, erano presenti oltre che il Presidente nazionale della scuola italiana di Pesca a mosca e il Sindaco del comune di Cerreto di Spoleto anche le istituzioni del restante territorio, Legambiente Umbria e la Provincia di Perugia.