Nella sua visita ad Assisi, Papa Francesco ha voluto con sé gli otto Cardinali scelti come suoi consiglieri, che nei tre giorni precedenti avevano lavorato con lui per approfondire l’oggetto del loro compito: un gruppo di consiglieri per dare voce alla comunione episcopale e ausilio al munus petrinum che l’episcopato sparso per il mondo può offrire. Un’iniziativa che prende origine dai suggerimenti emersi nel corso delle Congregazioni generali di cardinali precedenti il Conclave. Noi a Gubbio abbiamo avuto il privilegio di raccogliere la diretta testimonianza dal coordinatore del nuovo “Consiglio di cardinali”, il card. Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa in Honduras dal 1993, presidente della Caritas internazionale. Il vescovo mons. Ceccobelli lo ha accompagnato in macchina al termine della giornata del 4 ottobre. C’ero anch’io in auto e, nella comune conversazione, abbiamo percepito il suo autentico entusiasmo per l’esperienza assisana. A Gubbio nella stessa serata il Cardinale ha potuto presentare il volume Tra etica e impresa, la persona al centro. Parabole e metafore alla luce della “Caritas in veritate” e della “Lumen fidei”, scritto in collaborazione con l’imprenditore eugubino Giuseppe Colaiacovo e con il salesiano Manlio Sodi. Il libro sviluppa i criteri di orientamento sintetizzati nel titolo per lo sviluppo umano integrale: un discorso socio-economico che comporta l’interazione tra elementi che devono avere come primordiale attenzione la famiglia umana in vista di uno sviluppo integrale della persona. Da questo principio sgorga l’impegno di un rapporto armonico tra le problematiche dello sviluppo e del progresso tecnologico. Uno sviluppo che è impossibile senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l’appello al bene comune. Sono necessarie sia la preparazione professionale sia la coscienza morale. Su tale prospettiva è da accostare la Lumen fidei, firmata da Papa Francesco il 29 giugno 2013. Essa costituisce un’occasione preziosa per comprendere che solo “la fede illumina il vivere sociale; essa possiede una luce creativa per ogni momento nuovo della storia, perché colloca tutti gli eventi in rapporto con l’origine e il destino di tutto nel Padre che ci ama”. Il Cardinale ha mostrato da tempo la sua simpatia per la società Goldlake Group che nella sua diocesi gestisce una miniera d’oro, di cui il nostro concittadino Giuseppe Colaiacovo è amministratore delegato; società che il card. Maradiaga accompagna secondo i criteri sopra esposti.
Il mattino del 3 ottobre, guidati dall’arcivescovo Maradiaga, presenti mons. Ceccobelli e il sottoscritto, un piccolo gruppo di eugubini è stato ricevuto in privata udienza a casa Santa Marta. È stato un momento di intima, forte emozione, nell’incontrare il Papa per donargli un artistico pastorale, la croce di sant’Ubaldo, scolpito dall’artista Maurizio Lauri di Roma in argento e legno, che ha saputo presentarlo al Santo Padre con i vari simboli che ornano la cimasa. La crux gloriosa domina tutto l’elemento del pastorale: è il trionfo di Cristo crocifisso e risorto che con i segni della Passione sorregge il mistero dell’umana redenzione. Il nodo della base della croce con la stella di Maria “rosa di Davide” ricorda il mistero della Vergine accanto al Figlio; il fiore di nardo è figura di san Giuseppe, ultimo discendente del re David. Il tronco della croce è tutto avvolto dalla figurazione del “virgulto di Jesse”. Il motto del Papa Miserando atque eligendo avvolge l’asta e converge verso il sole gesuita (JHS); il piedistallo su cui si può inserire la croce pastorale contiene i simboli del pontificato. Il Papa ha mostrato grande attenzione e interesse per l’artistica opera, congratulandosi con l’autore; ha poi ringraziato del dono gradito e si è congedato avvicinando e dialogando con ogni persona del gruppo. La straordinaria festa dei giovani (ottocento erano i giovani eugubini, con gli sbandieratori, la sera del 4 ottobre) ha toccato il cuore del Papa. La mattina del 5 molti eugubini, sotto la pioggia scrosciante, sono saliti alla basilica di Sant’Ubaldo per la messa solenne del card. Maradiaga, concelebrata dai vescovi Ceccobelli, il sottoscritto e dal salesiano mons. Enrico Dal Covolo, rettore magnifico dell’università Lateranense. Al termine della concelebrazione ancora gli sbandieratori hanno salutato con lo spettacolo festoso delle bandiere l’Arcivescovo di Tegucigalpa, che ormai gli eugubini sentono come grande amico della città di sant’Ubaldo.