Perugia, è tempo di bilanci. Ma come? Siamo quasi a Ferragosto, il campionato non è nemmeno iniziato e c’è già da trarre le prime conclusioni? Ebbene sì. Perché per Serse Cosmi e per i grifoni si è conclusa la lunga preparazione estiva sulle colline austriache. Ed è già tempo di scelte. Quelle del tecnico, ormai in grado di valutare chi potrà essere “degno” di vestire la maglia biancorossa in serie A e chi, dopo essere stato ringraziato per l’impegno, dovrà… accostare a destra e scendere. Ma andiamo per ordine. In quel di Deutschlandberg si è consumata una di quelle selezioni in pieno stile “Grande Fratello”: decine di personaggi, alcuni solo comparse, messi sotto osservazione per capire se fossero in grado di reggere l’urto con una realtà in cui c’è invece bisogno d veri e propri attori. Fuor di metafora, il Perugia anche in questa fase del calcio-mercato ha riempito fin dove era possibile il pullman destinato a raggiungere il ritiro austriaco (qualcuno è addirittura arrivato in seguito con i propri mezzi): una quarantina di giocatori e un maxi lavoro per Cosmi e il suo staff, nella speranza di avere le giuste conferme, magari la consacrazione, per chi aveva già dimostrato molto nello scorso campionato e di trovare nella massa, i cui componenti talvolta non sono apparsi all’altezza, le pedine giuste per centrare gli obiettivi prefissati. La multinazionale del Grifo per quasi venti giorni ha ospitato atleti di tutti i paesi: dal Cile all’Iran, dal Belgio all’Argentina, dal Brasile alla Bosnia passando per Camerun e Trinidad e Tobago. Una Babele del calcio che ha richiesto il super lavoro dell’interprete ufficiale, il dottor Alonso, la cui conoscenza di sei lingue non è tuttavia bastata. Ma spesso il pallone fa miracoli, come quello di far parlare sul campo una specie di esperanto e alla fine complessivamente il lavoro è stato valutato positivamente. Non si può tuttavia prescindere dai tagli. Già, di per sé, costruire una squadra che sappia tener testa alle nobili del calcio italiano non è facile; figurarsi riuscire anche a tenere le fila di un discorso legato ad una rosa troppo ampia e a giocatori che sono pure bravi tecnicamente (per tutti l’esempio del brasiliano Marco Antonio rispedito al Flamengo) ma magari non rispondono alle esigenze del tecnico. Ecco perché, dovendo appunto scegliere, prima di salire sull’aereo per la mini tournée in Spagna (amichevoli il 16 a Bilbao e il 18 a Valladolid) Cosmi diramerà l’elenco dei promossi e dei bocciati, pronti questi ultimi a prendere la direzione della formazione “Primavera”, se giovani, oppure Catania o San Benedetto del Tronto (gli altri “possedimenti” di Luciano Gaucci). Difficile dire ora come ora (e sì che il campionato inizia tra due settimane…) quale sarà il vero volto del nuovo Perugia. Anche perché la posizione di Liverani, da un momento all’altro pronto ad approdare alla Juventus, è un po’ l’ago della bilancia. Di certo c’è che Cosmi più o meno esplicitamente ha chiesto ad Alessandro Gaucci un laterale sinistro per sostituire Pieri ed un difensore centrale che raccolga l’eredità di Materazzi, visto che il belga Maury, pur potenzialmente bravo, ha finora deluso. Infine, è da capire se c’è da reperire (appunto in caso di partenza di Liverani) un altro regista o lanciare definitivamente il giovanissimo Gatti; e se il parco attaccanti, già di per sé ampio, va integrato con un bomber di peso nel caso in cui Bucchi e Vryzas (i presunti titolari) non garantiscano gol sufficienti e la rivelazione iraniana Samereh non riesca ad evitare i due mesi di assenza previsti per gli impegni con la propria nazionale. Per il resto, pollice alzato sicuramente per i centrocampisti Grosso e Fusani (di loro sentiremo parlare) e gli attaccanti Soncin, Galery e Muslimovic. Per tutti gli altri Cosmi sfoglierà nelle prossime ora la margherita. Compreso il coreano Ahn, tornato a Perugia dopo un’estenuante trattativa. Tra le certezze, invece, a parte l’ossatura rappresentata da Mazzantini, Zé Maria e Di Loreto, Baiocco e Tedesco, e Vryzas in attacco, meritano applausi i recuperi di Bucchi e Monaco dopo la vicenda doping, e quelli dei “ritrovati” Petrachi e Milanese. Della serie, quando l’esperienza e la voglia di riemergere non guastano, anzi. Un’ultima annotazione sulla campagna abbonamenti che, a quanto sembra, procede abbastanza bene: si viaggia verso la quota di 5-6.000 tessere. Nelle ultime ore le nuove sottoscrizioni avrebbero superato quota 4.026, ovvero la soglia degli abbonamenti che sono stati realizzati nella passata stagione agonistica. Ad onor del vero, c’è anche da considerare il fatto che un merito va anche dato alle riduzioni del prezzo per le tessere di gradinata e tribuna, ma sicuramente, dopo la brillante stagione passata, questo Perugia sembra riscuotere nuovamente le simpatie dei tifosi.
Il Perugia “multietnico” alla ricerca degli ultimi tasselli
Calcio / Mancano solo due settimane all'inizio del Campionato di serie A
AUTORE:
Francesco Bircolotti