L’Avvento inizia con santa Veronica

DIOCESI. Incontro con il noto predicatore della Casa pontificia padre Raniero Cantalamessa

È stato il vescovo mons. Domenico Cancian a presentare padre Raniero Cantalamessa, intervenuto il 25 novembre presso la chiesa di Santa Veronica a La Tina, per una riflessione sull’Avvento. Il predicatore della Casa pontificia ha invitato i presenti a prepararsi al Natale sull’esempio di santa Veronica, mistica tifernate a lui particolarmente cara e la cui santità rappresenta un incitamento per il credente a proseguire nel suo cammino verso Cristo.
Se da un punto di vista filosofico l’essere umano è definito nella sua dimensione di razionalità, la Bibbia considera l’uomo come ciò che deve divenire per vocazione nell’esercizio della sua libera obbedienza a Dio. Il cristiano è cioè chiamato a realizzare il suo invito ad essere a immagine di Dio che è Santo. Nell’Antico Testamento la santità è vista secondo un’antica concezione di rinuncia e di astensione, ma con Gesù nel Nuovo Testamento le cose cambiano, la santità si fa carne e prende il volto umano. In particolare, dopo il Concilio Vaticano II questa non è più una opzione ma una vera e propria necessità, è quella misura alta cui il cristiano deve tendere nel suo stato di vita. Citando san Bernardo da Chiaravalle, padre Raniero ricorda la necessità di attingere la santità dal costato di Cristo, appropriarsene nell’intima unione con Lui.
I santi sono l’esempio e, come segnali stradali, indicano la via verso la salvezza. Il credente non si deve fermare solamente ad ammirarli ma deve seguire la direzione che ci indicano per arrivare a Cristo. Quelli come santa Veronica, sottolinea Cantalamessa, sono santi speciali, sono mistici: veri e propri esploratori di Dio che hanno sperimentato e condiviso quel pathos che ci trasmettono attraverso un fremito soprannaturale, la percezione della presenza di Dio come un brivido luminoso. Il mondo di oggi, refrattario e razionalista, ha bisogno di stimoli sani, di quel brivido forte che i mistici trasmettono, ed è importante in questo contesto la diffusione dell’esperienza mistica con semplicità in maniera accessibile a tutti.
L’Avvento, ha concluso Cantalamessa, è come uno squillo di tromba che desta l’attenzione del cristiano per accelerare il suo cammino verso la Terra promessa, un colpo d’ala con cui il credente si appropria della santità attraverso i sacramenti. Mediante la confessione e l’eucarestia Gesù ci riveste del manto della giustizia: non accontentiamoci quindi della mediocrità nella nostra vita cristiana ma miriamo in alto. L’Avvento è proprio il tempo propizio della santità.

AUTORE: Sabina Ronconi