Difendere, tutelare e rilanciare le piccole realtà locali al di sotto dei cinquemila abitanti: è essenzialmente questo lo scopo dell’Associazione nazionale piccoli comuni d’Italia (Anpci) che martedì 26 giugno ha incontrato, presso il Palazzo comunale di Norcia, i sindaci e i rappresentanti dei dieci comuni della Valnerina. A presiedere l’incontro è stata la stessa Franca Biglio, sindaco di un piccolo comune in provincia di Cuneo, Marsaglia, e presidente dell’Associazione. “L’Anpci – ha detto nel corso della presentazione – si configura come apartitica e aconfessionale; è basata sul volontariato ed è stata pensata soprattutto per gli amministratori. Si propone di rappresentare e dare voce a tutti i 5.868 comuni d’Italia con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, indipendentemente dalla loro collocazione politica; nella fattispecie quelli che rischiano di essere soffocati per la mancanza di una determinata iniziativa, di una specifica normativa o di adeguate risorse per la loro tutela”. La finalità è indubbiamente lodevole se si prende atto di una serie di fenomeni che minacciano l’abbandono e il degrado di molti nuclei interni montani, come il perdurante spopolamento, causa di forti squilibri, oltre che negli aspetti insediativi in quelli economico-finanziari. C’è pure un’altra importante considerazione da fare. I comuni classificati “minori”, quanto a densità demografica, rappresentano il 72% del totale dei comuni italiani e amministrano il 50% del territorio nazionale, costituendo presìdi locali organizzati ed efficienti, indispensabili alla salvaguardia del territorio nazionale. L’associazione è nata circa tre anni fa e in essa sono confluiti più di 1.500 comuni, segno che molti sindaci avvertono la necessità di unirsi per mantenere l’autonomia e l’identità comunale e di mettere a punto una strategia a livello nazionale. Le riflessioni della presidente dell’Anpci non potevano non accogliere consensi da parte di tutti gli amministratori della Valnerina. Secondo Alberto Naticchioni, sindaco di Norcia, è necessario un coinvolgimento del variegato mondo dell’associazionismo e del cooperativismo delle istituzioni per difendere e salvaguardare il patrimonio ambientale, artistico, turistico e culturale dei territori montani e rurali dei centri storici ‘minori’. Intanto l’Anpci si sta battendo per la sopravvivenza dei piccoli comuni, per il riordino della normativa fiscale e per l’ottenimento di normative diversificate e specifiche. Non meno importante è la lotta condotta per il mantenimento dei servizi in loco al fine di incentivare la presenza dell’uomo sul territorio.
I comuni “minori” rappresentano il 72% dei comuni italiani
Si è riunita a Norcia l'Anpci: comuni con meno di 5.000 abitanti
AUTORE:
Antonella Franceschini