Un Papa “venuto dalla fine del mondo” che fa il suo primo viaggio apostolico nel suo Continente, anche se non è stato lui a deciderlo. Del resto, neanche Benedetto XVI aveva programmato di fare il suo primo viaggio internazionale a Colonia, nella natia Germania, sede designata dal suo predecessore, Giovanni Paolo II, per la Gmg del 2005. Ha esordito con questo “simpatico parallelo” padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, nel briefing di presentazione della Giornata mondiale della Gioventù, in programma a Rio de Janeiro dal 22 al 29 luglio sul tema “Andate e fate discepoli in tutte le nazioni del mondo”. Quello di Rio è quindi un viaggio “già deciso”, di cui Papa Francesco raccoglie l’“eredità”, ma il cui programma è stato anche “intensificato e arricchito di ulteriori eventi con il cambio di pontificato”. Rispetto al “programma più leggero” che era stato fatto per Benedetto XVI, gli elementi aggiunti sono il pellegrinaggio ad Aparecida, la visita alla favela, la visita all’ospedale, l’incontro con il Comitato del Celam. Di seguito, il programma dettagliato del viaggio, a compiere il quale il Papa è stato invitato dai vescovi organizzatori e promotori della Giornata mondiale della gioventù, mons. Orani Tempesta, arcivescovo di Rio de Janeiro, e il card. Damasceno Assis, presidente della Conferenza episcopale del Brasile, e dalla presidente Dilma Roussef, venuta in Vaticano per l’inaugurazione del pontificato: il giorno dopo, incontrando il Papa, la Presidente lo aveva invitato esplicitamente ad andare in Brasile, e Papa Francesco aveva immediatamente accettato. La Presidente, ha reso noto padre Lombardi, ha invitato a partecipare alla Gmg di Rio anche i Capi di Stato degli altri Paesi dell’America Latina.
Il pellegrinaggio ad Aparecida e la visita all’ospedale. Dopo l’arrivo, lunedì 22, a Rio d Janeiro, la cerimonia di benvenuto e la visita al Presidente della Repubblica, mercoledì 24 (dopo un giorno di riposo) comincia il programma intenso, con il pellegrinaggio ad Aparecida, “fortemente voluto dal Papa – ha riferito il portavoce vaticano – sia per la sua devozione mariana personale, sia per il fatto che presso questo Santuario si è svolta la grande assemblea dell’episcopato latinoamericano che ha dato luogo al documento di Aparecida, la cui redazione è stata guidata proprio dall’allora cardinale Bergoglio”. Il Papa va ad Aparecida, la mattina di mercoledì, in elicottero; arriva verso le 9.30 e si reca direttamente alla cappella del Santuario, dove venererà l’immagine e celebrerà la messa come “atto di devozione personale”. “Il Papa – ha continuato padre Lombardi – ha voluto dare a questa visita alla Madonna di Aparecida anche il significato di preghiera per la Giornata mondiale della gioventù, per i giovani che incontrerà, e anche per il suo pontificato”. Nel pomeriggio, a Rio, il Papa visiterà l’ospedale São Francisco de Assis na Providência de Deus, un ospedale dell’Ordine terziario francescano, che cura in particolare giovani, indigenti e persone dipendenti da droghe e alcol. Il Papa si reca nella cappella e poi si sposta nel cortile dove terrà il suo discorso.
La visita alla favela. Giovedì 24, alle 11, Papa Francesco visiterà la Comunità di Varginha. È considerata una favela sicura, in quanto sono state compiute operazioni per eliminare armi e droghe e consentire quindi una vita pacifica. Il Papa si reca nella chiesa e benedice l’altare, con una preghiera specifica prevista per la benedizione dell’altare e del nuovo ambone. Poi si sposta a piedi all’interno di Varginha. Durante l’itinerario – ha affermato padre Lombardi – “è previsto che entri in una abitazione, incontri brevemente una famiglia. Poi continua il suo itinerario fino al campo di calcio, dove c’è l’incontro con la comunità e il discorso del Papa e le offerte di doni da parte dei bambini e delle persone della comunità al Papa”.
L’incontro con il Comitato del Celam. Dopo la messa conclusiva del 29 luglio, al “Campus Fidei” di Guaratiba, il Papa alle 16 incontra il Comitato di coordinamento del Celam, il Consiglio episcopale latinoamericano. Anche questo, ha reso noto padre Lombardi, è “un incontro voluto proprio dal Papa”: il Comitato del Celam doveva riunirsi e il Papa ha voluto incontrarlo all’inizio dei lavori.
Contributo Cei pro Brasile
Il 24 luglio Papa Francesco inaugurerà un centro riabilitazione per tossicodipendenti nell’ospedale di Sao Francisco de Assis, ristrutturato grazie al contributo di un milione di euro della Cei. Al Comitato per gli interventi caritativi per il terzo mondo (che gestisce i fondi dell’8xmille per progetti di sviluppo) è pervenuta una richiesta dall’arcidiocesi di Rio de Janeiro per questo centro di recupero. “Considerata la bontà del progetto – dice il segretario generale della Cei mons. Mariano Crociata -, che prevede non solo il recupero ma anche la riabilitazione sociale del giovane, e a sostegno del grande impegno dei frati e della diocesi nel voler far fronte a un problema purtroppo molto diffuso in Brasile, abbiamo ritenuto doveroso dare il nostro contributo per un futuro migliore per i ragazzi che vi vengono presi in carico”.
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