I ragazzi provenienti da tutta l’Umbria hanno finalmente raggiunto la terra verdeoro; come già preannunciato nei precedenti articoli i giovani sono stati divisi in due gruppi.
Un gruppo di ragazzi ha raggiunto Rio dopo aver fatto scalo a Roma da Bologna, verso le 6.00 della mattina del 16 e, successivamente ha raggiunto con il pullman la città di Maricà, dove i restanti sono arrivati verso le 19.00 del giorno stesso, essendo atterrati a San Paolo.
Il primo gruppo ha trovato in aeroporto una sorpresa stupenda! Colori, musica e sorrisi erano lì ad attenderli; una decina di persone ha accolto i nostri ragazzi con gioia e ritmo trascinanti, facendoli sentire subito a casa.
Il tragitto che hanno poi percorso in pullman fino alla città di Maricà ha consentito loro di osservare dal finestrino quella realtà tanto raccontata e discussa delle favelas, abitazioni abusive, che anche grazie agli eventi che si stanno svolgendo (JMJ) e si svolgeranno (mondiali di calcio e Olimpiadi) per i prossimi due anni in Brasile sono state presi in considerazione dal Governo per provvedimenti che possano migliorare la situazione ormai degenere. Queste informazioni sono state date da una guida che ha accompagnato i ragazzi nel pullman fino a Maricà e che ha voluto sottolineare il fatto che, a scapito del pensiero ormai diffuso, le persone che vivono nelle favelas non sono delinquenti, ma il 90% di essi sono persone oneste con gravi problemi economici, costretti a vivere quindi in situazioni del genere.
L’arrivo a Maricà intorno alle 9.00 è stato un crescendo di colori e musiche, come una riproduzione in grande di quanto trovato in aeroporto, decine di chitarre hanno accompagnato l’ingresso del gruppo. Dopo aver fatto colazione, offerta dalla parrocchia, i ragazzi sono stati divisi nelle famiglie, dove si sono sistemati prima di pranzo, pasto per il quale si son ritrovati tutti insieme in un’altra esplosione di ritmo brasiliano.
Per il pomeriggio era stato programmato un percorso che ha permesso ai ragazzi di vedere e comprendere quanto questa terra sia bella nella sua semplicità e povertà; le strade, le case, l’odore dell’oceano che passa dai finestrini, il tramonto sulla baia visto dall’alto, la spiaggia fine e le potenti onde che si infrangono sugli scogli, ma soprattutto il sorriso della gente, la loro bellezza interiore che traspare dai loro modi di fare, l’estrema disponibilità che tutti hanno avuto nei confronti di questo gruppo di italiani.
La guida della mattina aveva anche accennato a questo fatto, a questa grande apertura che il popolo brasiliano ha nei confronti di tutti, apertura data dalla caratteristica che la loro cultura è un arcobaleno sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista fisico. Ci sono brasiliani biondi con gli occhi azzurri così come ce ne sono altri con la pelle scura e gli occhi verdi, ma tutti si riconoscono sotto un’unica bandiera e condividono gli stessi ideali.
Dopo la splendida vista offerta dal percorso pomeridiano, i ragazzi si sono ritrovati a Maricà con l’altro gruppo che, dopo 42 estenuanti ore di viaggio, è arrivato alla meta, per prendere insieme la messa serale, terminata la quale sono andati nelle diverse famigli che si sono offerte di accoglierli.
Per ora i ragazzi sono molto positivi riguardo a questa esperienza e non c’è la speranza, bensì la certezza che ogni giorno sarà più entusiasmante del precedente!
Cappannnini Maria Teresa