Martiri per Cristo o per la verità

PAPA FRANCESCO. L’Angelus di domenica 23 giugno

papa-francesco-angelus-balconeChi è il discepolo? Gesù risponde che, se qualcuno vuole seguirlo, deve rinnegare se stesso e prendere sulle sue spalle la croce. Commenta Papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa: “Qui c’è una sintesi del messaggio di Cristo, ed è espressa con un paradosso molto efficace, che ci fa conoscere il suo modo di parlare, quasi ci fa sentire la sua voce”.

Non c’è nelle parole di Gesù l’allusione a un destino crudele, impostogli, ma solo la convinzione che, in un mondo dove è difficile accogliere la parola di verità, il giusto può essere osteggiato, deriso, anche ucciso. È la scelta di andare controcorrente per non passare dalla parte degli ingiusti. È la scelta di essere obbedienti alla volontà di Dio; scelta che può portare anche al martirio. Lo ricorda Francesco quando dice che perdere la vita per causa di Gesù può avvenire in due modi: “Esplicitamente confessando la fede o implicitamente difendendo la verità. I martiri sono l’esempio massimo del perdere la vita per Cristo”.

Schiera immensa di uomini e donne che hanno sacrificato la propria vita; e anche oggi ci sono martiri in tante parti del mondo: “Sono tanti, tanti, più che nei primi secoli, tanti martiri, che danno la propria vita per Cristo, che sono portati alla morte per non rinnegare Gesù Cristo. Questa è la nostra Chiesa”.

Ma c’è anche un martirio quotidiano che è fatto di scelte che vanno controcorrente; non comporta la morte ma anch’esso è un “perdere la vita per Cristo, compiendo il proprio dovere con amore, secondo la logica di Gesù, la logica del dono, del sacrificio”. Sono papà e mamme che “ogni giorno mettono in pratica la loro fede offrendo concretamente la propria vita per il bene della famiglia”. Sono sacerdoti e religiosi che “svolgono con generosità il loro servizio per il regno di Dio”. Giovani che “rinunciano ai propri interessi per dedicarsi ai bambini, ai disabili, agli anziani”. Ecco i “martiri della quotidianità” per il Papa.

Infine ci sono tante persone, cristiani e non cristiani, che perdono la propria vita per la verità. “Quante persone pagano a caro prezzo l’impegno per la verità! Quanti uomini retti preferiscono andare controcorrente, pur di non rinnegare la voce della coscienza, la voce della verità. Persone rette, che non hanno paura di andare controcorrente”.

È l’appello che il Papa rivolge ai giovani: “Non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci vogliono rubare la speranza, quando ci propongono questi valori che sono avariati, valori come il pasto andato a male e quando un pasto è andato a male, ci fa male; questi valori ci fanno male. Dobbiamo andare controcorrente! E voi giovani, siate i primi: Andate controcorrente e abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente. Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente! E siate fieri di farlo!”.

AUTORE: Fabio Zavattaro