È stato veramente “travolgente” il 23 maggio il suono delle campane della città serafica, alla notizia del pellegrinaggio in Assisi di Papa Francesco il prossimo 4 ottobre. Hanno iniziato quelle della cattedrale, e a cascata tutte le altre, man mano che si diffondeva la notizia resa nota dall’arcivescovo mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, nella “frenesia telefonica” della circostanza. Nel frattempo è giunto anche il testo della lettera della Segreteria di Stato inviata alla Conferenza episcopale umbra nella persona del presidente di mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, a firma del sostituto mons. Angelo Becciu, così formulata:
“Eccellenza reverendissima, con premuroso gesto, Ella, unitamente ai presuli della Conferenza episcopale umbra, nella recente visita ad limina ha formulato il desiderio di poter avere ad Assisi il Sommo Pontefice il prossimo 4 ottobre, in occasione dell’offerta dell’olio per la lampada votiva di fronte alla tomba di san Francesco. Il Santo Padre, nell’apprezzare vivamente l’atto, mi incarica di confermarle l’intenzione di recarsi pellegrino nella città di san Francesco il summenzionato giorno 4 ottobre p .v. Nell’esortare ad una costante preghiera per il ministero affidatogli, il Papa invia a lei, al clero ed ai fedeli la benedizione apostolica, auspicio di abbondanti favori dal cielo. Le sarò grato se per l’organizzazione del viaggio vorrà prendere gli opportuni accordi con la Prefettura della Casa pontificia, nella persona del suo reggente, il rev.mo mons. Leonardo Sapienza”.
Già nel pomeriggio – il comunicato è stato inoltrato poco dopo le 13 – c’è stato chi ha chiamato per sapere come fare per essere presente all’evento. Qualcuno, addirittura, ha prenotato l’albergo fin dal giorno prima. Da tempo e da più parti si vociferava circa la venuta del Papa in Assisi – e come non farlo, vista la scelta del nome e i continui riferimenti al Poverello? – e taluno, poco attento alla verità e molto sensibile alle leggende metropolitane, ha sostenuto che già c’era stato, anche se in incognito (come se ciò fosse semplice per il Capo visibile della Chiesa cattolica). Ma la conferma della decisione del Papa ha reso tutti particolarmente euforici: la bella notizia ha coinvolto l’intera comunità diocesana che, rappresentata da 2.350 persone, il prossimo 12 giugno sarà a Roma per l’udienza del mercoledì. Un momento programmato da tempo che ora acquista un valore particolare, e sarà occasione per dire al successore di Pietro la vivacità della nostra attesa e l’affetto per la sua persona.
Circa il valore della presenza del Pontefice nella città che ha dato i natali a Francesco, mons. Sorrentino, nel suo intervento sul bollettino Chiesa Insieme, che uscirà agli inizi di giugno, rivolgendosi alla comunità diocesana, così scrive: “Era nell’aria. Ma quando, il 23 maggio, nel pieno della Conferenza episcopale italiana, ho ricevuto la lettera della Segreteria di Stato con cui veniva comunicata la notizia tanto attesa, la gioia è stata davvero incontenibile. Ho immaginato, a distanza, la gioia dell’intera diocesi. Dunque, Papa Francesco sarà fra noi nel giorno del Santo, il prossimo 4 ottobre. Come Papa Benedetto, nella sua visita del 2007, ci aiuterà a metterci convintamente sulle orme del Poverello. Il traguardo è Gesù, sempre più conosciuto, amato, testimoniato…”. Ora si tratterà di preparare la venuta del Papa. Ma ancor più di prepararsi all’incontro con il “Signor Papa” – come usava dire san Francesco – per accogliere il suo servizio qualificato alla Sposa dell’Agnello: la conferma nella fede che ci è stata trasmessa e l’indicazioni di possibili percorsi di annuncio – e primo e nuovo annuncio – nella dinamica relazionale con questo tempo di grazia che ci è dato di abitare.
I PRIMI COMMENTI
“Alla gioia del vescovo Sorrentino si unisce quella di tutte le famiglie francescane che custodiscono i luoghi preziosi delle origini del carisma francescano e clariano” (Frati minori della Porziuncola)
“Un fragoroso applauso della comunità del Sacro Convento di Assisi e il suono a festa delle campane della basilica di San Francesco hanno espresso la gioia con la quale abbiamo accolto la notizia” (padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento)
“Ho appreso con grande gioia la notizia della conferma della visita di Papa Francesco. Assisi e l’Umbria lo accoglieranno con affetto e riconoscenza” (Catiuscia Marini, presidente della Regione)
“Un annuncio fortemente sperato che ci riempie di gioia e di gratitudine nei confronti di Papa Francesco” (Marco Vinicio Guasticchi, presidente della Provincia di Perugia)
“Si profila un evento di portata storica. Papa Francesco è il primo Papa a prendere come nome quello del Santo di Assisi e proprio nel giorno di san Francesco visiterà la città del Poverello nell’anno in cui l’Umbria, con i 92 Comuni, è la Regione che offre l’olio per la lampada votiva” (Claudio Ricci, sindaco)