La fede mi ha aiutato a vincere la malattia

Il pallavolista Jack Sintini è stato a Perugia per la prima tappa nazionale di minivolley al Santa Giuliana. La sua associazione raccoglie fondi da destinare alla ricerca contro il cancro
Giacomo Sintini con il sindaco Wladimiro Boccali e l’assessore comunale Ilio Liberati
Giacomo Sintini con il sindaco Wladimiro Boccali e l’assessore comunale Ilio Liberati

Tra i titolari della formazione che il 12 maggio scorso ha vinto il campionato italiano di pallavolo era presente anche l’ex palleggiatore del Perugia Rpa-Luigi Bacchi, Giacomo (Jack) Sintini. La festa più grande della giornata è stata proprio la sua e non solo perché è stato nominato miglior giocatore della partita, ma perché Sintini è tornato titolare, nella stagione che l’ha visto riscendere nel parquet, dopo aver vinto una delle sfide più difficili.

Jack Sintini, infatti, è tornato a giocare nell’ottobre 2012 dopo aver combattuto e sconfitto un cancro al sistema linfatico. “La stagione di quest’anno è stata eccezionale di per sé. – ha affermato il giocatore – L’opportunità di giocare nell’ultima partita del campionato purtroppo è arrivata per via dell’infortunio di un mio compagno, (Raphael ndr) ma sono molto felice per com’è andata e ringrazio anche i miei compagni che sono stati eccezionali nell’accompagnarmi lungo tutta la stagione. Credo che sia stata una gioia sportiva mai provata prima, dovuta anche a tutta la sofferenza che io e la mia famiglia abbiamo dovuto affrontare. Quella domenica abbiamo potuto veramente tirar fuori una gioia immensa e poterci sfogare di tutto ciò che abbiamo accumulato durante la lotta contro la malattia. Lì ho capito che veramente ce l’avevo fatta”. “La fede – ha aggiunto Jack Sintini, credente già prima di affrontare la patologia ma che ha sempre sottolineato l’importanza del sostegno spirituale nell’affrontare le terapie – è stata importantissima durante la malattia. È stata un faro per me; le tante preghiere dette da me, dai miei cari e da tantissime persone che neanche conoscevo, ma che hanno pregato per me, hanno avuto veramente molta importanza. Ci sono situazioni, in malattie di questo tipo, e in certe terapie, in cui la consolazione umana non basta: in certi momenti si tocca il fondo e la paura di morire è tantissima. In queste occasioni devo dire che la fede mi ha sostenuto e mi ha aiutato a vincere”.

Un anno fa ha fondato l’associazione “Jack Sintini” per raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro il cancro “che ha già raccolto circa 80 mila euro – ha spiegato. Domenica 26 maggio Sintini era a Perugia dove ha organizzatola la prima tappa nazionale di minivolley allo stadio Santa Giuliana di Perugia. “Abbiamo tantissimi aiuti dal mondo della pallavolo, dalla città di Perugia e da altre istituzioni. – ha aggiunto – Di questo siamo felici ma c’è veramente il bisogno dell’aiuto di tutti perché non servono solo fondi ma è importante anche portare un messaggio di speranza: da questa malattia si può guarire”. “Ho un contratto con Trentino Volley – ha infine concluso il giocatore rispondendo ad una domanda su un possibile futuro in una squadra di pallavolo umbra – e ho intenzione di rispettarlo. Con Perugia come città ho un legame strettissimo. Io avrò una carriera sicuramente lunga: ho 34 anni e nel mio ruolo si può giocare anche fino ad oltre 40. Inoltre mi sto sentendo molto più forte di prima e se in futuro si creassero i presupposti perché no”.

AUTORE: Francesco Orlandini