Scuola dedicata a don Pasquini

Olmo. Dopo la benedizione della targa è stato presentato il libro dedicato al sacerdote e agli archivi dell’Opera Pia San Martino e del Collegio popolare di Olmo
L’esibizione dei bambini delle scuole  nella chiesa di santa Maria della Speranza
L’esibizione dei bambini delle scuole nella chiesa di santa Maria della Speranza

La scuola elementare di Olmo ora porta il nome “don Dario Pasquini”. La benedizione della targa, posta all’ingresso dell’edificio, è stata occasione per fare festa dedicando il pomeriggio di domenica 12 maggio al ricordo di don Dario Pasquini con iniziative promosse dall’Opera Pia San Martino di Fontana, dalla Soprintendenza archivistica dell’Umbria, dall’Associazione di volontariato San Pio da Pietrelcina di Olmo e dalla Direzione scolastica del 6° Circolo di Perugia, la parrocchia di Santa Maria della Speranza in Olmo.

Erano presenti i tre vescovi che dal 1988 ad oggi si sono succeduti alla guida della diocesi di Perugia-Città della Pieve (il cardinale Ennio Antonelli e gli arcivescovi Giuseppe Chiaretti e Gualtiero Bassetti) che hanno sottolineato la grande importanza dell’opera educativa di don Dario e la sua attualità, tanto più ammirevole se inquadrata nel periodo storico del Secondo dopoguerra.

Dallo scorso febbraio, ha ricordato Anna Pistoletti, dirigente scolastica del 6° Circolo, il ministero della Pubblica istruzione ha decretato che “Don Dario Pasquini” sia il nome con cui identificare l’elementare di Olmo. La stessa dirigente e l’assessore comunale Ilio Liberati, intervenuto in rappresentanza del Sindaco di Perugia, hanno inaugurato la targa, momento preceduto dalla testimonianza di un giovane parrocchiano, Enrico Tombesi.

È seguita la presentazione del volume Don Dario Pasquini: dal sogno alla realtà. L’Opera Pia San Martino di Fontana e il Collegio popolare di Olmo. Vicende storiche e inventari degli archivi a cura di Francesca Ciacci e Fabrizia Trevisan. Sono intervenuti il soprintendente archivistico Mario Squadroni ed hanno parlato di don Dario sia il cardinale Antonelli che mons. Chiaretti.

Anche Francesco Buratti, a lungo collaboratore di don Dario, ha insistito sulla sua frenetica attività e sul suo impegno a favore dei ragazzi e della loro preparazione al lavoro, con il successivo inserimento nelle attività produttive del territorio, Perugina e Luisa Spagnoli in primo luogo. Infine, la generosità di don Dario è stata ricordata da Guido Morozzi, nipote di don Settimio Morozzi, che a Milano nel 1943 era detenuto a San Vittore e sarebbe stato trasferito a Mauthausen, se don Dario con l’aiuto del cardinale Ildefonso Schuster non fosse intervenuto a salvarlo.

Nella chiesa di Santa Maria della Speranza, di fronte ad un folto uditorio, si sono esibiti più di cento alunni delle classi II, III, IV e V della primaria del 6° Circolo di Perugia diretti dal maestro Daniele Pollini. Hanno eseguito brani dello Zecchino d’Oro che, come ha sottolineato il cardinale Antonelli, trasmettono un alto messaggio morale.

AUTORE: R.L.