Di questi tempi non è facile parlare di migrazioni e immigrati in termini di ricchezza culturale e opportunità per il territorio che li ospita. È questo però l’obiettivo del progetto europeo Amitié – Awareness on migration, development and human rights, through local partnerships (Consapevolezza su immigrazione, sviluppo e diritti umani tramite partenariati locali), portato avanti anche in Umbria dal Fondo di enti locali per la cooperazione decentrata e lo sviluppo umano sostenibile (Felcos). Come spiega la responsabile del Felcos, Lucia Maddoli, “obiettivo del progetto era riflettere sul legame tra migrazioni, sviluppo e diritti: le migrazioni sono infatti un’opportunità di sviluppo sia per il migrante sia per il Paese che lo accoglie, ma per ottenere ciò è fondamentale che al migrante vengano riconosciuti i diritti di cittadinanza”. Il progetto Amitié, che è ormai in fase di chiusura, ha avuto come capofila in Italia il Comune di Bologna, ma ha coinvolto, oltre al nostro Paese, anche Spagna, Romania, Lettonia e Brasile. Un altro ambito fondamentale di lavoro è stato quello riguardante la comunicazione: ovvero, ci si è interrogati su come costruire una comunicazione positiva, diversa sul tema delle migrazioni, un modo di parlarne nella società civile che miri a far vedere i fenomeni migratori come una ricchezza, piuttosto che sottolinearne la criticità, puntando invece sui punti di forza. Tra questi punti di forza, non ultima la ricchezza proveniente dallo scambio culturale. Nell’ambito del progetto Amitié sono stati infatti promossi anche una serie di appuntamenti sul territorio, come quello dell’8 maggio organizzato da Felcos Umbria in collaborazione con Comune di Perugia, Consulta per l’immigrazione e Anci Umbria, in cui si è dato spazio al dialogo informale tra migranti e cittadini, e all’accoglienza dei migranti. In quest’ultimo evento c’è stato spazio per la proiezione del video Amitié Questa è la mia storia. O la nostra?, del regista Réda Zine. Si tratta di un documentario che include una raccolta di testimonianze di migranti che hanno aderito al progetto, che raccontano la loro storia di una integrazione possibile, nonché l’aspirazione comune verso una nuova identità europea in chiave di integrazione. A seguito della proiezione si sono tenuti una serie di interventi di rappresentanti delle associazioni di migranti presenti sul territorio. Nell’incontro svoltosi presso la biblioteca di San Matteo degli Armeni, a Peurgia, si è tenuto anche un momento conviviale con musica gitana che raccoglie il meglio delle varie tradizioni musicali, nonché l’esibizione di un gruppo giovanile di balli popolari romeni e un aperitivo equo&musicale.
Scambi culturali con gli immigrati
SOCIETÀ. In Umbria il progetto Amitié che ha già coinvolto molti paesi europei
AUTORE:
Mariangela Musolino