Politici in cerca di … una strada che non c’è

“Colui che getta il disprezzo sui potenti li fece vagare in un deserto senza strade” (Salmo 106-107, v. 40), versetto che abbiamo letto nel breviario nei giorni più caldi del dibattito politico per l’elezione del Presidente della Repubblica, mi è sembrato atto a descrivere la caotica situazione. Anche se il testo parla di potenti – e potenti non sono i nostri politici, piuttosto impotenti – mi pare che possa ugualmente, per molti motivi, applicarsi a loro. Si sono infatti coperti di disprezzo e di volgari appellativi gli uni contro gli altri e il disprezzo dei cittadini “normali”, quelli che mantengono un minimo di serietà e buon senso.

Rabbia e disprezzo soprattutto da parte dei tanti poveri e di quelli che si sono bruscamente impoveriti per licenziamenti, fallimenti, mancanza di lavoro, pensionati al minimo, giovani senza futuro, non solo per mancanza di occupazione rispondente alla loro preparazione scolastica, ma senza speranza di un’occupazione qualsiasi per poter avere una casa e formarsi una famiglia. Disprezzo e discredito si sono procurati da loro stessi con dichiarazioni al disopra delle righe, supponenti e tracotanti, ritenendo, ognuno, di avere la soluzione giusta e definitiva, impalcandosi a grandi esperti e strateghi, sciorinando soluzioni per risolvere i problemi del capitalismo e della finanza internazionale per lo sviluppo dell’Italia, e dell’Europa.

La moderazione, l’umiltà, la disponibilità all’ascolto, lo studio serio e la riflessione, la ricerca leale della verità delle cose nella valutazione, sia pur critica, delle opinioni altrui, sembrano essere emigrate in terre inaccessibili. Chi ha potuto vedere (e chi non l’ha vista nelle tante ripetute trasmissioni televisive?) la vignetta nella prima pagina del quotidiano Libero del 20 aprile se non ha avuto un senso di rigetto anche fisico deve farsi delle domande sul suo stato di salute mentale.

Nessuno è “libero” di offendere la persona umana, di qualsiasi essere umano, fino al degrado. Non c’è né ironia, né umorismo, solo disprezzo che ricade su chi lo ha scaricato come un secchio di melma sull’avversario politico. Liberi tutti, a questo punto, di dire che quel giornalismo è avvilente e merita di essere dichiarato contrario al diritto di ogni cittadino ad essere rispettato nella sua dignità. Parliamo di Libero per via di quella vignetta che mi ha indignato, ma di vignette e soprattutto di fango e veleni sono pieni molti giornali e riviste che fanno cronaca politica.

Mi dicono che la faziosità sia presente anche nei giornali sportivi che io non frequento e questo non fa che avvalorare la convinzione che Dio getta il disprezzo su coloro che disprezzano gli altri e la dignità delle persone e i criteri di giustizia, verità, onestà ritenendosi falsamente potenti nel senso di poter dire e fare tutto ciò che porta loro qualche vero o presunto vantaggio e che li pone al di sopra degli altri. Costoro, come si legge e come si vede di fatto, brancolano nel buio e non trovano una strada nel deserto. La strada, infatti, non c’è e si dovrebbe costruire insieme con la pazienza e la laboriosità del manovale che non rifiuta il sudore della fronte e i calli nelle mani.

Chi ha costruito le nazioni e l’Europa come monaci e frati del Medio Evo, le folle anonime delle popolazioni contadine e artigiane e i grandi santi e gli illuminati statisti quali furono i padri dell’Unione europea nella seconda metà del secolo scorso, deve essere ricordato e seguito nella volontà positiva di costruire la storia e non di subirla fatalisticamente. Papa Francesco, che ora tutti osannano, ha dato un criterio che dovrebbe essere ritenuto istruttivo per tutti ed anche per i tanti cattolici che sono in politica, direi en passant, non si sa perché e per chi, quando ha detto che la vita dell’uomo e del cristiano sulla terra si racchiude in tre parole: camminare, costruire, confessare. Sarebbe lungo spiegarle qui adeguatamente. Ma chi non ha capito?

AUTORE: Elio Bromuri

1 COMMENT

  1. Straordinario, quanto scrive Elio Bromuri è straordinario; cioè fuori dall’ordinario,dalle faziosità di ogni editorialista che scrivono sui quotidiani per cercare ,ancora,d’ingannare i propri lettori.
    Si! straordinario una riflessione necessaria,opportuna che mette a nudo le mistificazioni e l’assurdo dei tanti che parlano senza conoscere. Sì l’Europa, quella che ha disconosciuto i Frati,i Monaci le Suore,i contadini, gli artigiani… ma che si è ricordata solo dei sovrani.
    Papa Francesco ha eletto un Direttorio, ha abolito un cospicuo vitalizio ai cardinali e …, allora si può intervenire, si può cambiare, si può rinnovare quanto è statico da decenni? Sì! Lui lo dimostra e la politica (lettera minuscola) continua a parlare di “riforme”. Vergogna!
    Dietro al qualunquismo e alle forze di potere che esercitano i propri poteri, ci sono i falliti, e i suicidi color che non sono riusciti a sopravvivere in queste infamie costruite e volute dai saccenti.
    Sì! Straordinario, grazie Elio Bromuri

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