Sono ormai 11 anni che il gruppo Go’el di Perugia, seguito da don Aldo Buonaiuto dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, si ritrova il sabato sera a Pian di Massiano per recitare il rosario.
Un modo per dare voce alle tante ragazze vittime della prostituzione e offrire loro la possibilità di una liberazione. Sabato 27 aprile, nell’anniversario del primo rosario recitato nel piazzale in cui le auto di note vagavano alla ricerca di corpi da comprare, il gruppo si ritroverà nuovamente per la preghiera e una fiaccolata, che si svolgerà davanti al Palazzetto dello sport alle ore 24.
L’evento sarà preceduto dalla celebrazione eucaristica che si terrà alle ore 21 presso la parrocchia Shalom di via Quieta a Perugia. L’associazione combatte da anni contro la prostituzione chiedendo alle istituzioni di colpire un mercato che si regge sulla riduzione in schiavitù di donne e anche di uomini.
Un essere umano non può essere venduto, violentato, mercificato, sfruttato e ridotto al silenzio, diceva don Oreste Benzi denunciando quella che riteneva un’ingiustizia insopportabile.
La Comunità Papa Giovanni chiede che venga rispettata la Convenzione delle Nazioni Unite per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione, entrata in vigore nel 1951 e ratificata dall’Italia già nel 1966 nella quale è scritto che ‘la prostituzione e il male che l’accompagna è incomparabile con la dignità della persona umana perché mette in pericolo il bene dell’individuo, della famiglia e della comunità’”.
Per questo invitano tutti “a partecipare alla fiaccolata per reagire a questo terribile dramma umano testimoniando la vicinanza alle tante schiave presenti sulle strade, attuando i percorsi necessari a spezzare le loro catene e sollecitando gli organi competenti ad intervenire per contrastare sfruttatori e clienti, che sono i principali finanziatori di questo traffico di essere umani”.
La comunità ha sempre chiesto ai sindaci di emanare ordinanze comunali che potessero colpire i “clienti” trovati a contrattare prestazioni sessuali con le vittime della prostituzione schiavizzata.
Negli anni numerose amministrazioni comunali hanno adottato misure in tal senso e tra queste anche il Comune di Perugia che ha rinnovato l’impegno. Dal 2 maggio, infatti, entra in vigore una nuova ordinanza che permetterà di sanzionare i clienti della prostituzione (per intralcio al traffico, sosta vietata ecc) ma, e questa è la novità resa possibile dalle ultime normative nazionali, saranno sanzionati anche coloro che sostano lungo le strade con un abbigliamento o un atteggiamento che mostri chiaramente l’offerta del proprio corpo.
Le multe per chi viola l’ordinanza partono da un minimo di 450 euro cui possono sommarsi sanzioni per altre specifiche violazioni. L’ordinanza interessa le strade dell’area est della città.
L’effetto potrebbe essere lo spostarsi del mercato del sesso sulle vie dei comuni limitrofi. Questo potrebbe essere, però, un incentivo ad adottare le stesse misure.