Sentiero Norcia – S.Eutizio: un progetto ambientale internazionale

Inaugurazione / Due anni di lavoro per recuperare un antico tracciato

Da più di dieci anni è inserito nei programmi escursionistici dell’Alternative Travel Group e ha conosciuto l’arrivo di oltre cinquecento visitatori. Oggi, a detta del noto tour operator inglese, è una delle destinazioni turistiche più richieste in assoluto, nonostante i pacchetti firmati Atg offrano la possibilità di visitare altre suggestive località di tutto il mondo. Stiamo parlando di uno dei percorsi più interessanti e più pregni di storia e di emergenze architettoniche e naturalistiche all’interno del Parco nazionale dei Monti Sibillini: il sentiero Norcia-S. Eutizio. Antica via di comunicazione tra Norcia e Preci risalente al periodo pre-benedettino, percorribile agevolmente a piedi, a cavallo ed in mountain bike lungo i suoi 13 km, il sentiero è stato ufficialmente aperto al pubblico sabato scorso 26 maggio, nel corso di una cerimonia svoltasi presso la celebre abbazia di S. Eutizio, alla quale hanno preso parte lord Leon Brittan, vice presidente della Commissione europea nel 1999, sir Anthony May, fondatore dell’Atg Trust e giudice alla Corte d’appello della Regina d’Inghilterra, il sindaco di Norcia e vicepresidente del Gal Sibillini Umbria Alberto Naticchioni, l’assessore del Comune di Preci Anna Fontana e il manager director dell’Atg di Oxford Christopher Whinney. “Il ripristino dell’antico tracciato – è stato detto – è una storia pan-europea unanimemente riconosciuta; è l’esempio della solidarietà e della sussidiarietà transnazionale, principi cari a san Benedetto, che proprio da questi luoghi ha contribuito ad irradiare in tutta Europa i temi di pace, laboriosità, collaborazione, fratellanza e sostegno ai più deboli”. Fatto è che, per due anni di lavoro, il progetto di recupero dell’antico tracciato, condotto in economia sia nella fase progettuale che in quella esecutiva, ha visto il coinvolgimento di un centinaio di persone che hanno provveduto concretamente a scavare il sentiero, stabilizzare le parti erose, programmare il rimboschimento, ripristinare la vegetazione autoctona e posizionare lungo di esso la segnaletica. E significativa è stata anche la collaborazione internazionale tra l’Alternative Travel Group (Atg) e i comuni di Norcia e Preci, il Gal Sibillini Umbria, le quattro Comunanze agrarie di Ancarano, Campi, Guaita di S. Eutizio e Asbuc, la comunità montana Valnerina, l’Ente Parco dei Sibillini, Legambiente e l’Itgc. “Pur in una logica di mero ripristino ambientale – ha detto il sindaco Naticchioni durante l’inaugurazione – con questo progetto si propone un nuovo meccanismo per la gestione della sentieristica, in particolare nelle aree protette come quella in cui ci troviamo. L’attivazione e poi la gestione dei sentieri sono azioni integranti all’idea di sviluppo turistico di un territorio e quindi dovrebbero entrare a far parte della programmazione degli enti e degli operatori economici, ognuno per l’ambito e le competenze di pertinenza e in un’ottica di piena integrazione”. “Di questo progetto – sottolinea anche Alfredo Virgili, uno dei suoi principali fautori -, va ricordata anche la forte componente sociale, dato che i veri protagonisti dell’intervento sono stati i lavoratori socialmente utili della nostra area; quasi una dimostrazione di quanto importante può essere il ruolo delle categorie di lavoratori ‘deboli’ nello sviluppo del territorio incentrato sul miglioramento dei beni ambientali e culturali”.

AUTORE: Antonella Franceschini