Se non confessa Gesù Cristo Crocifisso la Chiesa è come una ONG. Così papa Francesco nella omelia ai Cardinali

messa-fine-conclavePapa Francesco ha presieduto la messa celebrata nella Cappella Sistina a conclusione del Conclave, nella quale è proclamato il Vangelo in cui Gesù dice a Pietro “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Parlando a braccio, senza aver scritto il breve discorso, riferendosi alle letture proposte dalla Liturgia, ha proposto la riflessione su tre verbi: camminare, edificare, confessare.

“Noi possiamo camminare come vogliamo, edificare tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cristo qualcosa non va, diventiamo una Ong pietosa, non la Chiesa sposa di Cristo” ha ammonito il Papa. “Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce, quando confessiamo con Cristo senza la Croce  non siamo discepoli del Signore, siamo mondani. Siamo vescovi, siamo preti, siamo cardinali, ma non siamo discepoli di Cristo”, ha aggiunto papa Francesco.

“Vorrei che Dio ci concedesse questa unica grazia – ha concluso il Papa – di poter camminare, edificare, confessare Gesù Cristo Crocifisso”.

4 COMMENTS

  1. Caro PADRE
    Abbiamo tanto bisogno di Te: l’Amore sia sempre con Noi.

  2. Le ragioni di simili attestazioni, forse derivano da innumerevoli situazioni che sicuramente il Papa deve conoscere bene, e sono sicuro che un polso fermo e deciso, come si è presentato parlando in simil modo, sicuramente porterà la MIA e la NOSTRA Chiesa a divenire piena di Cristo e di Maria in Opera, perché tantissimi: Vescovi, Cardinali, Sacerdoti, Suore (sempre dimenticate) e Laici saranno portati a vivere in pieno la Sacralità della SS Trinità nel Nome di Gesù e di Maria. E’ il Regno di Dio che si apre per distruggere tutte le tenebre che ci circondano e cercano di sopraffare, ma questa elezione è una dimostrazione tangibile della Grazia di Dio verso i Suoi creati,la Luce, La Sacralità, il Cambiamento, l’esercizio della Fede e l’abbandono dei poteri in quanto tali. Abbiamo il Papa. Abbiamo la Chiesa. Un cambiamento in cammino da alcuni anni coi Papi precedenti che lentamente, come deve essere, trasforma, poi arriva l’imponderabile e irruento cambiamento quando la necessità si rivela urgente. Quando il Papa ha dichiarato dal balcone “Buona Sera e buon riposo”, ha dato il messaggio di sicurezza, ho dormito bene, per il motivo che qualcuno mi stava rassicurando che molte cose cambieranno.
    Ho pensato spesso al Suo inchino verso il Mondo, un Grande rispetto per ognuno e una Grande Fede nella Preghiera che altri gli avrebbero rivolto. Credere nella Preghiera.
    Tanti altri segnali ha e darà. Caro Papa Francesco “Che Dio Ti Benedica”, da uno che ti seguirà, Aristide (so che non ti arriverà mai questa mia, ma le mie preghiere, quelle,si!)

    • Caro Aristide, sono in piena sintonia con le tue riflessioni. Tutto il nostro giornale si muove in armonia con papa Francesco, come scriveremo ancora nel prossimo numero de la Voce. Don Elio

      • Grazie Don Elio, continuate a parlare e ad approfondire della validità dell’esternazioni di “Francesco” in Roma e di “Francesco” in Assisi, la freschezza dei gesti e la solida costruzione interiore dei Due, consentiranno altri ad avere coraggio e a vivere la propria Fede con certezze e spirito visibili, con atti concreti e con la gioia della Libertà che la nostra Religione propone, liberi e distaccati con Gesù ma nel pieno della Vita portatori di giustizia e di equilibrio. grazie Don Elio andate avanti e che La Madonna e San Giuseppe coprano il vostro ordine coi loro mantelli. Aristide

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