Sbocciano e crescono in Assisi molte iniziative in favore della pace. Qualcuno va chiedendosi, affacciato alla finestra di un mondo inquieto, quanto siano utili. Altri, chi riesce a superare sconforto e pessimismo, replica con decisione affermando che il cammino della pace è lungo e difficoltoso ma che un giorno si concluderà e allora la colomba modulerà il suo canto su tutte le terre. Senz’altro in questa prospettiva fiduciosa di una nuova primavera umana, merita di essere inserito il “Festival Internazionale per la Pace” giunto alla sesta edizione grazie alla sagace operosità dell’associazione culturale “United Artists for Peace” presieduta da Sergio Onofri, direttore artistico della manifestazione che ha richiamato musicisti e coristi di fama internazionale, alcuni dei quali si sono esibiti per il Requiem di Verdi presso la basilica di San Francesco. Il Festival, che ha visto come patrocinatore il Comune di Assisi insieme ad altri enti ed istituzioni, è stato dedicato quest’anno al tema dell’ecologia, affrontato (in una situazione storica caratterizzata dalla minaccia ed in certi casi dalla rottura dell’equilibrio ambientale) attraverso una metodologia tanto variegata quanto efficace: concerti, mostre, spettacoli, seminari, occasioni di aggregazione, presentazioni di progetti multimediali… Esperti e cultori della materia hanno illustrato, durante incontri e dibattiti, argomenti specifici quali l’etica ambientale, l’agricoltura biologica, la sicurezza ambientale, l’alimentazione vegetariana, la medicina alternativa, l’aggressività e l’energia vitale, le religioni e la salvaguardia del creato… Né poteva mancare l’impegno delle associazioni pacifiste di Assisi. Padre Gianmaria Polidoro, presidente di “Assisi Pax International” ha intrattenuto l’uditorio con la relazione “Ecologia umana per il terzo millennio”, mentre il Centro Pace, diretto da Gianfranco Costa, si è adoperato per il convegno “Da Assisi le piazze per la pace” e per lo spettacolo teatrale “Ariele” animato da musiche e danze popolari. Il concerto inaugurale di venerdì 31 agosto “Ad Naturam” – opera di Federico Bonetti Amendola e testi di Zamperini, live elettronics di Carlo Tomassi, esecutori vocali dell’Ensemble Orlando di Lasso (Nicoletta Venturi mezzosoprano, Paola Faenzi contralto, Nicola Gerbi baritono, Gaetano Schipani basso) – ha meravigliato e avvinto per novità, originalità, evocazione, eterogeneità, finemente amalgamata (ne fanno fede i commenti raccolti) il pubblico presente per la prima assoluta presso la Sala della Conciliazione. Il compositore e direttore del concerto Bonetti Amendola, già approdato al Festival dei Due Mondi nel ’90 e ’91 e quindi successivamente nel ’98 al Festival di Brighton, autore peraltro dell’opera “Natura Mundi”, attualmente rappresentata a livello internazionale, in privato con gli altri protagonisti del concerto inaugurale, non ha potuto celare soddisfazione tra un sorriso ora bonaccione ora argento. L’assessore Emiliano Zibetti, che insieme al vicesindaco Claudio Ricci e ad altri amministratori ha seguito l’evento, in una dichiarazione ha esternato il suo iniziale smarrimento ed il subitaneo trascinamento in un contesto armonico di suoni e voci capaci di sollecitare suggestioni magiche in una dimensione atemporale.
Assisi in vetrina per il “Festival internazionale per la pace”
Grande partecipazione alla VI edizione incentrata sull'etica ambientale
AUTORE:
Francesco Frascarelli