Il diavolo e la sfera magica

Vicaria S. Callisto Per l’Anno della fede, incontro con padre Dermine, grande esperto di occultismo e satanismo
Padre François Dermine all’incontro di Acquasparta
Padre François Dermine all’incontro di Acquasparta

Venerdì 1° febbraio ad Acquasparta, padre François Dermine ha tenuto un incontro – promosso dalla Vicaria di San Callisto nell’ambito dell’Anno della fede – sul tema “Il cristiano di fronte a occultismo, spiritismo e satanismo”. Argomenti poco conosciuti e di cui spesso si parla con superficialità. P. Dermine ha spiegato, ricorrendo a san Tommaso, che la superstizione (credenze ed atti) consiste nell’attribuire irrazionalmente a un gesto, una parola, un oggetto un potere che non possono assolutamente avere (ad esempio il “povero” gatto nero o il numero 17). La magia si innesta proprio sulla mentalità superstiziosa e ne costituisce l’aspetto più operativo; non siamo più a livello di credenze ma di atti o riti compiuti per provocare effetti concreti positivi o negativi o per conoscere cose future o nascoste. In Italia – ha sottolineato P. Dermine – ci sono circa 12 milioni di consultazioni all’anno presso i maghi: un dato che sembrerebbe strano in una società tecnologica come la nostra, ma che non lo è perché “la magia – ha detto – in ambito spirituale ha tutte le caratteristiche di una tecnica: è una mediatrice tra l’uomo e le potenze ‘superiori’, come le altre tecniche fanno da mediatrici tra l’uomo e la materia. È un’affermazione della potenza umana in quanto cerca di subordinare gli dei agli uomini, come la tecnica serve a piegare la natura”. Da gesti o parole pronunciate in modo scrupolosamente esatto ci si aspettano effetti ben determinati. E questi qualche volta possono esserci. Pensiamo a una “soffiata” che si può ricevere da un cartomante; poiché però tale soffiata non viene da Dio (che ci esorta a non ricorrere alla magia per permetterci di vivere da esseri umani, quali siamo) né può venire dai mezzi usati (le carte materialmente prese non hanno la capacità di far conoscere delle cose) o da chi li usa, allora è da attribuire a una potenza estranea. Sia san Tommaso che sant’Agostino affermano che chi fa ricorso alla magia stabilisce un patto almeno implicito con il demonio.

Il ricorso alla magia mette in moto delle forze occulte. Così avviene anche nello spiritismo, una delle espressioni più diffuse della magia, che si basa sull’evocazione (che è cosa ben diversa dall’invocazione) e che “consiste nell’interpellare attraverso sedute medianiche dei cari estinti per sapere qualcosa sulla loro sorte”. C’è anche una forma più raffinata di spiritismo che mira ad interpellare degli spiriti (grandi nomi della storia, della religione, della scienza…) che, essendo più evoluti, sono suscettibili di aiutare l’umanità a fare un balzo in avanti ed entrare in una Nuova Era (New Age). Nello spiritismo, però, che molto attira ed inganna, non si sono mai avute comunicazioni con contenuti nuovi, né dai “cari estinti” né dagli “spiriti superiori”, messi tra virgolette perché durante una seduta medianica chi rivela delle cose – anche giuste, magari il nomignolo con cui il figlio morto chiamava la mamma e che il medium non può conoscere – non è il caro estinto o lo spirito eletto interpellato. “Dio – ha ripetuto p. Dermine ricordando la parabola del ricco epulone – queste cose non le permette”. A conclusione, l’illustrazione delle varie forme di satanismo: razionalista, luciferiano, occultista ed acido. Quest’ultima, abbastanza diffusa culturalmente, è la più pericolosa, perché può spingere i giovani, infatuati ad esempio da musiche che incitano al suicidio e non solo, a fare tali cose insensate quali forme di sacrificio per accedere a una vita superiore. Non dobbiamo – ha ribadito p. Dermine – tributare tanta attenzione al diavolo, ma dobbiamo vigilare soprattutto riguardo la sua opera ordinaria (tentazione) che mira a rompere l’unità e a distoglierci da Dio. Gesù si è incarnato proprio per distruggere le opere del diavolo e noi siamo nelle mani di Dio, dalla parte del vincitore.

Il personaggio

Padre François Dermine è nato a Saint-Hyacinthe, in Canada, e vive in Italia dal 1972. Appartiene all’Ordine dei frati predicatori (domenicani); è dottore in Teologia morale e scrive e interviene su temi legati alla demonologia, alla medianità, allo spiritismo, alle religiosità alternative e alle nuove sette. È presidente nazionale del Gris. Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa. Attualmente vive nel convento di Fontanellato dove si occupa della formazione dei novizi. Tra le pubblicazioni più note: Carismatici, sensitivi e medium. I confini della mentalità magica; L’estasi; Mistici, veggenti e medium. Esperienze dell’aldilà a confronto; Vassula Ryden. Indagine scientifica.

AUTORE: Michela Massaro