Tasse e imposte non verranno aumentate

Approvato dal Consiglio regionale il Bilancio di previsione

Il federalismo avanza e i contributi statali verso l’Umbria diminuiscono sempre di più. E’ un effetto della progressiva autonomia delle Regioni ma bisognerà fare i conti solo con le proprie risorse. I trasferimenti correnti dello Stato alla Regione sono infatti calati da 1.499 miliardi (nel 2000) a 530 miliardi per il 2001. E’ uno dei dati che emerge dal bilancio di previsione approvato dal Consiglio regionale dalla maggioranza (il Polo ha abbandonato l’aula per protestare contro la mancanza dei bilanci degli enti collegati alla Regione). Per il 2001 si prevedono entrate per un totale di 4.277 miliardi, 191 in più del 2000, con un aumento dei tributi regionali (+ 83 miliardi) per effetto della lievitazione della quota Irpef. Alla Regione arriveranno inoltre 429 miliardi come trasferimenti statali per la gestione delle ultime deleghe attribuite dalle leggi Bassanini. Sul fronte delle spese è possibile contrarre mutui a pareggio da contrarre nella misura massima di 67,6 miliardi con l’impegno di destinare pari importo agli investimenti. La spesa prevista per il personale dipendente è di 121,6 miliardi incrementata solo del 2 per cento, rispetto al limite massimo del 3 per cento fissato dal Dap (Documento annuale di programmazione). Le spese di funzionamento, di 31,4 miliardi, calano di 300 milioni rispetto al 2000. Aumenta la spesa sanitaria – da sola incide sul bilancio per il 70-75 per cento – ma meno di quanto previsto perchè sono state programmate misure di razionalizzazione e riqualificazione nei vari settori, con interventi sulla spesa farmaceutica e azioni di razionalizzazione della rete ospedaliera. Diminuisce, per il 20 per cento, il costo sul personale con la riduzione delle assunzioni a tempo determinato. Un’ulteriore riduzione, circa sei miliardi, è prevista con la rinegoziazione e ristrutturazione di gran parte del debito attualmente gravante sul bilancio regionale, attraverso emissione di obbligazioni sui mercati internazionali. Il patrimonio regionale porterà entrate straordinarie per circa 12 miliardi da destinare per la metà al rifinanziamento del fondo per l’occupazione. Aumentano di 3 miliardi le risorse assegnate alla agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.Il bilancio regionale si caratterizza per la scelta di non aumentare le tasse e le imposte regionali e, secondo il relatore di maggioranza Costantino Pacioni (Ds), questa decisione “non incide sulle scelte economiche e di sviluppo della Regione. In particolare resta garantita la compartecipazione del bilancio sui fondi comunitari (57 miliardi). Il vero intervento della finanziaria e del bilancio riguarda la riduzione delle spese di gestione, a cominciare da quella sanitaria che dovrà comunque garantire i livelli di qualità nei servizi ai cittadini”. Critiche sono giunte da Enrico Melasecche (Fi), relatore di minoranza, secondo il quale si tratta di “un bilancio poco leggibile perché non è possibile confrontare le nuove “funzioni obiettivo” con l’andamento dei singoli settori negli anni precedenti. I consiglieri devono essere messi in condizione di controllare l’operato della Regione, ma qui mancano anche gli strumenti informatici”. Melasecche e Francesco Zaffini (An) hanno criticato la mancanza dei bilanci consultivi di tutti gli enti collegati alla Regione e hanno giudicato eccessivamente lungo il periodo di ammortamento del mutuo sul debito regionale: “la sua estinzione nel 2030 significa caricare l’indebitamento della regione sui nostri figli”. Tali critiche sono state portate sul tavolo del commissario di Governo Sammarco da quattro consiglieri regionali: Melasecche, Zeffini, Laffranco e Sebastiani. L’assessore Marina Sereni ha ricordato che “dal prossimo anno il Consiglio deve confrontarsi con il problema della gestione dell’Irap, che rappresenta la svolta fiscale, verso l’autonomia delle Regioni. Siamo una delle regioni meno indebitate d’Italia, puntiamo a contenere la dinamica della spesa sanitaria entro il due per cento di aumento. Le risorse nuove sono per l’ambiente, è da questo settore che emergono le novità più significative del bilancio. Rispetto al passato il bilancio è molto semplificato, si tratta di una piccola rivoluzione”.

AUTORE: E.Q.