L’ecumenismo è fruttuoso

DIOCESI. Iniziative per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
La Pastora Katrin Zanetti il giorno dell’inaugurazione della nuova Chiesa valdese di Perugia nel 2009. Era presente l’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti
La Pastora Katrin Zanetti il giorno dell’inaugurazione della nuova Chiesa valdese di Perugia nel 2009. Era presente l’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti

“Per il ritorno all’ovile di Pietro di tutti coloro che sono nell’errore… Per l’unità delle Chiese orientali [ortodosse] con la Chiesa cattolica…” e lo stesso vale per le Chiese evangeliche europee e i protestanti americani, e infine: “Per la conversione degli ebrei… Per tutti i pagani”. Questa – oggi sorprendente – antenata della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, datata 1964, è stata letta lunedì 14 gennaio al Centro ecumenico e universitario di Perugia. Con un brivido di ‘forte sorpresa’: nel 1964 c’era già stato il Concilio! Ma evidentemente ogni riforma ha bisogno di qualche anno di ammortamento.

L’incontro di lunedì, condotto dai responsabili del Centro don Elio Bromuri e Maria Teresa “Mity” Di Stefano, presente anche il parroco ortodosso romeno Ionut Radu, era volto a focalizzare la Settimana ecumenica di quest’anno. L’evento si terrà in tutto il mondo dal 18 al 25 gennaio sul tema Quel che il Signore esige da noi (cfr. libro del profeta Michea 6,6-8).

Come sottolineato da don Elio, quest’anno la preghiera per l’unità dei cristiani cade all’interno dell’Anno della fede, che le conferisce un valore aggiunto: “Se infatti vogliamo portare avanti una nuova evangelizzazione, ciò che andrà annunciato è il Vangelo, non certo le divisioni tra le diverse Chiese cristiane. Questa esigenza era stata del resto, fin dal 1910, all’origine del movimento ecumenico. Nonostante tanti venti freddi che oggi soffiano contro l’ecumenismo, i suoi frutti in mezzo secolo, dall’epoca del Concilio, restano innegabili”.

“Mity” ha quindi evidenziato le caratteristiche specifiche della Settimana del 2013. Per la prima volta i testi per la Settimana, e per il resto dell’anno, sono stati preparati in India. In particolare, il Movimento studentesco cristiano dell’India ha denunciato la situazione di ingiustizia subita dai dalit, i “fuori casta”, la parte più emarginata della società; a essa, non a caso, appartengono l’80% dei cristiani del Paese, perché nel Vangelo trovano una speranza di riscatto spirituale e umano. Il che rappresenta una sfida aperta per le Chiese dell’India, in quanto il sistema delle caste, pur ufficialmente abolito, continua a pesare sui rapporti sociali, perfino tra credenti delle stesse comunità.

Don Elio ha anche informato che, quest’anno, il Centro ecumenico ha promosso la Settimana di preghiera in modo capillare. Il volumetto con i testi, accompagnato da una lettera, è stato inviato a tutte le comunità femminili di clausura presenti in Umbria, che ammontano a quasi 50. Un “ecumenismo spirituale” senza il quale gli sforzi di dialogo sono destinati a perdere efficacia. Tramite email, inoltre, sono stati sollecitati tutti i parroci delle nostre diocesi a dare il giusto rilievo alla Settimana.

Mentre scriviamo possiamo ricordare che giovedì 17 al Centro ecumenico è in programma l’intervenuto del rabbino Cesare Moscati per la Giornata del dialogo ebraico-cristiano.

Ma ne resta da fare

Si calcola che nel territorio perugino esistano almeno 16 Chiese cristiane, perlopiù ‘importate’ dai diversi gruppi di immigrazione, che tendono a ricreare sul posto l’ambiente anche spirituale del Paese di origine. Solo in rari casi si tratta di presenze di antica data, ad esempio la Chiesa ortodossa greca. Spiace tuttavia constatare che, di 16 Chiese o più, solo 4 abbiano espressamente aderito all’organizzazione della Settimana: cattolici, ortodossi romeni, valdo-metodisti [da alcuni anni le Chiese valdese e metodista hanno stretto un accordo di ‘interscambiabilità’ anche tra Pastori] e avventisti.

Il programma

Gli incontri ecumenici della Settimana sono promossi dall’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve (Centro ecumenico San Martino), dalla Chiesa ortodossa romena, dall’Unione delle Chiese metodiste e valdesi, dalla Chiesa avventista.

19 gennaio, ore 18, celebrazione presso la comunità ortodossa romena (chiesa di San Fiorenzo, via della Viola 1, Perugia). presiede il parroco Ionut Radu, presente l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti.

20 gennaio, ore 18, cattedrale di San Lorenzo, eucaristia presieduta dall’Arcivescovo, con la predicazione del pastore valdese Archimede Bertolino.

21 gennaio, ore 18, preghiera presso la chiesa valdese (via N. Machiavelli 10, Perugia). Presiede il pastore evangelico Ermanno Genre, presente l’Arcivescovo.

25 gennaio, ore 19, alla chiesa dell’Università (piazza dell’Università), conclusione della Settimana con la celebrazione della memoria della Conversione di san Paolo. Presiede mons. Elio Bromuri, presenti Ermanno Genre e Ionut Radu.

AUTORE: D. R.