La scelta preferenziale per i poveri è quella che accomuna tutte le attività del “Natale amico” diocesano per sottolineare l’aspetto dell’accoglienza e fraternità con i poveri, i malati, i carcerati, le tante famiglie fragili, gli immigrati, gli anziani. Anche quest’anno il giorno di Natale nella cattedrale di Terni si terrà il pranzo di Natale con il Vescovo e oltre 250 invitati, anziani, poveri, extracomunitari, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, in gran parte coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana “San Valentino”, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorre la festa non a casa propria, ma insieme ai più bisognosi della città. Una solidarietà che coinvolge adulti e bambini, come gli studenti della scuola primaria dell’istituto comprensivo di Campomaggiore di Terni che hanno preparato originali portaposate per gli ospiti del pranzo di Natale.
La tradizione si rinnova alla casa di riposo Tiffany per il pranzo di Natale con gli anziani organizzato dai volontari della Comunità di Sant’Egidio.
Le celebrazioni in preparazione al Natale, anche quest’anno cominciano dalla fabbrica domenica 16 dicembre alle 10.30 con la messa al Tubificio di Terni per tutti i dipendenti dell’acciaieria e i loro familiari, presieduta dall’arcivescovo Vincenzo Paglia, alla presenza dell’amministratore delegato Marco Pucci, delle autorità cittadine.
Momento d’incontro per tutti gli operatori della carità, per i membri delle associazioni e per coloro che nelle diverse realtà parrocchiali sono impegnati nel servizio alla carità, è il ritiro di Avvento in programma sabato 15 dicembre alle ore 9.30 nella parrocchia del Sacro Cuore Eucaristico di Terni con la celebrazione dell’ora media e a seguire la riflessione sul tema “L’unità inscindibile tra fede e carità” guidata da padre Ennio Tiacci, parroco del Sacro Cuore Eucaristico, e da don Stefano Mazzoli, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. Alle ore 11.30 seguirà il confronto e condivisione sulle problematiche della povertà sul territorio diocesano, guidato da Claudio Daminato, direttore della Caritas diocesana.
“Inizia l’Avvento, periodo propizio per tornare a riflettere sull’accoglienza dell’amore di Dio – spiega il direttore della Caritas -. Per tutti noi che operiamo al servizio della carità e per tutte le comunità parrocchiali che si riuniscono intorno all’eucarestia, questa affermazione acquista una particolare importanza. Insieme al contributo alla riflessione chiediamo a tutte le parrocchie un aiuto concreto per un progetto che don Donato Katawa segue per la diocesi di Luebo in Congo, suo Paese di origine, che riguarda l’ampliamento del Centro sanitario già presente nella parrocchia di St. Pierre in Mbulungu”. Le raccolte dell’Avvento per la carità saranno destinate a questo progetto in Congo.