Per le Chiese umbre il Terzomillennio inizia con i giovani

I responsabili regionali della pastorale vorrebbero maggiore collaborazione tra le diocesi

Lo scorso 19 febbraio i vescovi dell’Umbria hanno voluto incontrare a S. Tecla di Assisi i direttori di tutti gli uffici pastorali regionali. Obiettivo dell’incontro: mettere in cantiere un convegno ecclesiale regionale, per riflettere sul cammino delle Chiese umbre all’inizio del nuovo millennio. Molti dei presenti hanno sottolineato con soddisfazione la ritrovata voglia di camminare insieme e la rinnovata coscienza che se “piccolo è bello”, spesso è anche perdente. Si è auspicato che, al di là del convegno, la collaborazione tra le diocesi possa essere sempre più incrementata; è stata anche chiesta una “rifondazione” del Crup (centro regionale umbro di pastorale), per consentire alla riflessione pastorale di superare le secche dell’ordinaria amministrazione e guardare un po’ più lontano.Per quanto riguarda il convegno ecclesiale, che dovrebbe tenersi nell’autunno di quest’anno, è stato scelto il tema dei giovani. Non si tratterà però di una riflessione per addetti ai lavori della pastorale giovanile, né di un meeting giovanile. Sarà un convegno ecclesiale nel senso più pieno del termine: incontro di comunione tra le Chiese e tutte le loro componenti vive; discernimento comunitario sulla globalità della vita e della proposta ecclesiale. La centralità dei giovani rappresenta il confronto con il futuro: i giovani, infatti, interrogano le nostre Chiese sulla loro capacità di entrare in dialogo con le novità del presente. I giovani, con il loro desiderio profondo di spiritualità e di autenticità, sono un metro esigente per la qualità della vita ecclesiale e per l’incisività dell’azione evangelizzatrice. In sintesi, mettersi in dialogo con il mondo giovanile aiuterà a chiarire i termini della questione: la fede potrà essere ancora viva in Umbria nel terzo millennio? La domanda non è retorica; se l’è posta anche Gesù: quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà ancora la fede sulla terra? E non è neppure accademica, dato che la nostra società sta diventando sempre più multi-religiosa e sta smarrendo quei riferimenti etici comuni che costituivano base per l’annuncio della fede. Proprio il riferimento ai giovani, comunque, dà una coloritura di speranza al cammino delle Chiese umbre. I vescovi, infatti, hanno sottolineato che l’esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù, nella sua preparazione e nella sua celebrazione locale e romana, è stata una grande iniezione di fiducia. Si era detto e scritto che Gesù Cristo avesse ancora qualcosa da dire alle generazioni nuove: avevamo bisogno di toccare con mano quanto fosse vero. Il convegno ecclesiale dovrà lavorare perché quel singolo evento faccia germinare un modo nuovo di essere Chiesa, per i giovani e per tutti. Per la preparazione del convegno è stata istituita una commissione che sarà coordinata dal vescovo di Gubbio monsPietro Bottaccioli e formata dalla segreteria regionale di pastorale giovanile integrata da don Lucio Gatti e don Gualtiero Sigismondi.

AUTORE: Paolo Giulietti