Recuperare risorse dagli sprechi e dai privilegi “quale quello degli odiosi vitalizi dei Consiglieri regionali” della politica per sostenere i servizi sociali, in particolare il fondo per la non autosufficienza e l’occupazione giovanile in Umbria. È la proposta presentata il 9 novembre da Cisl Umbria, Cittadinanzattiva, Libera e Legambiente che chiedono che sia definita entro il prossimo gennaio “la soppressione immediata, e non nel 2015, come già deciso dal Consiglio regionale umbro”. Per i vitalizi, “solo per il 2012”, in base ai dati ufficiali del bilancio regionale sono destinati 2.567.929,60 euro, “tutto a spese della collettività”.
“È necessario – sottolineano i promotori – attivare azioni concrete e mirate, come iniziative popolari di carattere normativo, petizioni o incontri per abolire vitalizi e altri sprechi” e destinare queste risorse “ai fondi di sostegno al reddito, di contrasto alla povertà, per la non autosufficienza e per le politiche per la qualificazione e la stabilizzazione del lavoro giovanile”.
La Cisl Umbria e le altre associazioni promotrici, con questa iniziativa intendono rimettere al centro la necessità di gestire le risorse pubbliche in trasparenza ed in efficienza, aiutando la politica e le istituzioni a perseguire con più coraggio alcune scelte che siano in grado di garantire servizi fondamentali alla persona e siano finalizzate al perseguimento del bene comune.
Per questo, il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra ha sottolineato nel proprio intervento la necessità di potenziare anche altri fondi, come quello per gli aiuti alle famiglie, per la povertà-Caritas e quello per le vittime di incidenti sul lavoro. Riguardo al piano per il lavoro “è importante sostenere gli aiuti per i giovani scolarizzati con assegni di ricerca e borse di lavoro, oltre alla stabilizzazione dei lavoratori precari”.