Virtuosismi da Chopin all’Argentina

MUSICA. All’Auditorium Marianum, la grande pianista - a livello mondiale - Marina Di Giorno

Un eccezionale concerto ha visto protagonista, l’11 novembre, la giovanissima pianista (23 anni) Marina Di Giorno, giunta appositamente da Parigi. Nata, cresciuta e formatasi al Conservatorio nazionale di Parigi, Di Giorno ha le sue radici nel paese di Verbicaro (Cs), dove vivevano i nonni prima di emigrare in Francia.

Abbiamo partecipato ad uno dei concerti più esaltanti della storia dell’Auditorium Marianum. Il programma spaziava dal Romantico al moderno, strutturato in composizioni che presentavano una interessantissima varietà di autori, stili, contenuti. Le composizioni di Beethoven (La patetica), Chopin (tre mazurche dell’Opus 17 e la “Ballata” dell’Opus 52) sono state interpretate in una lettura espressiva meticolosa che ci si presentava come novità anche agli esperti. Il movimento, l’infinitesimale gradazione del colorito, l’agilità quasi giocherellona, erano frutto del pieno possesso dello spartito nelle indicazioni esterne e nella penetrazione dei sentimenti contenuti. Formidabile e sommamente espressiva l’interpretazione della Danza macabra di Saint-Saens nella versione pianistica di Liszt, brano impegnativo e da virtuosi, nel suo fantastico significato.

L’altra parte del programma, dedicata alla musica contemporanea, presentava brani di Villa Lobos (Bachians brasileira, Alma Brasile ira, Impresoes), di Liapounov (Etudes d’execution transcendante, Legisnka), di Ginestra (quattro danze argentine). L’arte di un mondo nuovo, in uno stile proprio che, pur mantenendo il colore e il calore del Sud America, si distingue da quello più prettamente folkoristico destinato al divertimento popolare.

La pianista Marina Di Giorno ha mostrato una maturità stupefacente; se, fanciulla prodigio, già suonava in pubblico all’età di 10 anni, i successivi studi l’hanno portata a una maturazione che presuppone una severità formativa intransigente. Il linguaggio degli autori trova in lei una superlativa espressione che il suo “genio” e i suoi docenti hanno saputo coltivare. E, da quel che abbiamo intuito, la ricerca del perfezionismo resta il perenne obiettivo dell’artista.,

Alla pianista, il direttore dell’Istituto Frescobaldi, mons. Francesco Spingola, ha consegnato una medaglia-ricordo approntata per l’occasione. Tra il numeroso e qualificato pubblico era presente anche il sindaco di Verbicaro, Felice Spingola, venuto per l’occasione e per notificare ai presenti che Marina Di Giorno è testimonial del Parco nazionale del Pollino.

Indescrivibile l’entusiasmo del pubblico, che più volte ha chiesto l’omaggio di fuori programma del concerto realizzato grazie al sostegno della gioielleria Bartoccini.

AUTORE: M. F. S.