La dott.ssa Maria Pia Castellani, difensore civico del Comune di Gubbio, eletto a suffragio universale dal giugno 1997, attività svolta con dedizione ed impegno, si è dimessa dall’incarico dal prossimo 28 febbraio. Le motivazioni sono state illustrate al Consiglio comunale ed al Sindaco con lettera del sedici gennaio e riepilogate nel corso di una conferenza stampa: chiamano in causa amarezze istituzionali e personali. Le modifiche introdotte nello statuto comunale in fase di approvazione, penalizzano fortemente la figura del Difensore civico; elezione assegnata alle competenze del Consiglio, a compiti sempre più riduttivi quasi a svuotare la figura di ogni effettiva capacità di “garantire il buon andamento della Pubblica amministrazione”. Più pesante la delusione sul piano personale. “Nel giugno dello scorso anno – racconta la dott.ssa Castellani – il dirigente competente per settore mi comunica che mi era stata corrisposta dall’inizio del mandato una indennità superiore al dovuto: L.1.350.000 anziché L. 1.050.000, cifra che percepisco dal giugno del 2000. Contemporaneamente sono stata invitata a restituire quanto avrei percepite indebitamente: L. 14.849.091”. Inutili le controdeduzioni; trova “disponibilità nel Sindaco e nel Direttore generale”, ma la strada suggerita, l’adozione di uno “specifico atto da parte del Consiglio comunale – racconta il Difensore civico – non trova il consenso dei capigruppo”. La conseguenza: “pagare entro 30 giorni quanto richiesto”, pena l’ingiunzione. A questo punto non resta che la strada delle dimissioni, non quale forma di protesta per dover al limite scontare colpe altrui, ma “per cercare un lavoro; l’incarico elettivo è incompatibile con qualsiasi altra occupazione legata alla laurea in giurisprudenza”. Con di poco più di un milione non si può vivere e rimettere una cifra così robusta. Una pagina da approfondire, purché venga tenuta lontano dal clima della speculazione politica.