Il “San Francesco”: ponte aereo tra Umbria e mondo

Un aeroporto più grande e moderno per l'Umbria: aumentano i passeggeri ma servono nuove rotte

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Tante notizie buone, e qualcuna meno, per l’aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco di Assisi”. Crescono i passaggeri, ed il 10 novembre ci sarà la solenne inaugurazione del nuovo terminal e dei nuovi servizi, a conclusione dei lavori che hanno consentito di ampliarlo e di renderlo più moderno e più bello. La società che lo gestisce, la Sase, ha avviato una serie di contatti per aprire un volo con Parigi mentre si stanno valutando altre mete internazionali in Germania, Olanda e Polonia. “Abbiamo ingrandito l’aeroporto ed ora dobbiamo pensare a riempirlo” ha detto il presidente della Sase Mario Fagotti, il quale si augura di raggiungere entro il 2014 un movimento di mezzo milione di passeggeri all’anno. La notizia meno buona è che la Ryanair ha deciso di sospendere in inverno il volo per Bergamo-Orio al Serio. Troppo pochi i passeggeri. Eppure quello lombardo è uno scalo importante: una valida alternativa per chi deve andare a Milano ed in altre città della Lombardia e, soprattutto, offre la possibilità di imbarcarsi sugli aerei della compagnia low-cost irlandese che permettono di atterrare sui più importanti aeroporti internazionali. La Sase comunque spera di ripristinare il volo per Bergamo nella prossima primavera. Il punto della situazione è stato fatto nei giorni scorsi in una conferenza stampa nel nuovo aeroporto alla quale, oltre al presidente della Sase Mario Fagotti, sono intervenuti la dirigente della compagnia irlandese Eleonora O’Conner, il direttore dello scalo umbro Piervittorio Farabbi ed il presidente della Camera di commercio di Perugia Giorgio Mencaroni.

La Ryanair dal 1° gennaio al 30 settembre ha trasportato da e per Perugia 135.000 passeggeri. Un numero quasi uguale a quelli di tutto il 2011, quando erano stati circa 136 mila. “Al 31 dicembre prossimo – ha detto Eleonora O’Conner – contiamo di arrivare a 165 mila”. Sono stati più di 550 mila quelli transitati da quando la compagnia aerea ha avviato nel 2006 le proprie operazioni da Perugia. Il primo anno a salire e scendere dai velivoli della compagnia low-cost erano stati appena 1.837 persone! L’obiettivo strategico dei vertici dello scalo umbro è quello di far diventare Perugia un aeroporto base di Ryanair, per poter così attivare nuovi voli. “Con benefici per tutte le nostre imprese, e non solo per il turismo” ha detto il presidente della Camera di commercio, Giorgio Mencaroni. L’Umbria infatti è tagliata fuori dalle autostrade e dalle linee ferroviarie ad alta velocità e solo un aeroporto internazionale, in tempi di globalizzazione, può tenerla collegata al resto del mondo ed ai grandi flussi turistici del Nord Europa e dei Paesi emergenti, dalla Cina al Brasile. Ci sono 4 milioni di “potenziali utenti per le nostre aziende, turistiche e non” ha detto Mencaroni. Ed è inutile – ha aggiunto il presidente della Camera di commercio – andare nel mondo a promuovere l’Umbria quando poi non si può raggiungere! Al momento, il piano voli invernali di Ryanair offre da Perugia tre destinazioni: due internazionali (Londra e Bruxelles) e una interna (Trapani). “La rotta per Trapani per la prima volta ci sarà anche in inverno” ha sottolineato Piervittorio Farabbi, direttore dello scalo umbro. Oltre al volo per Tirana della Bellair nei mesi estivi ci sono anche voli di altre compagnie per Barcellona, Palma, Ibiza, Cagliari, Olbia, Rodi, Creta e Sharm El Sheik. Infine un’altra notizia meno buona: il grande e comodo parcheggio dell’aeroporto non sarà più gratis: costerà un euro all’ora e 7 euro per l’intera giornata, con i primi 30 minuti gratis per chi accompagna i passeggeri. Comunque, praticamente niente rispetto ai prezzi di altri aeroporti come quelli di Fiumicino o della Malpensa.

Dipendenti e negozi interni

L’aeroporto San Francesco crea anche occupazione. Infatti 165.000 passeggeri, l’obiettivo Ryanair di quest’anno – ha detto la O’Connor – “significano 165 posti di lavoro legati all’aeroporto e al turismo di Perugia e dell’intera regione”. Una stima, questa, realizzata in base a dati statistici del Consiglio internazionale aeroporti, che tengono conto di un posto di lavoro, tra operatori interni ed esterni ad un aeroporto, per ogni mille passeggeri. Altri posti di lavoro saranno creati presto anche negli 11 negozi allestiti dentro lo scalo. Ci sono già le domande di una cinquantina di aziende commerciali interessate di vari settori: artigianato, prodotti agroalimentari, abbigliamento e persino una parafarmacia. C’è anche un ristorante con una splendida vista su Assisi.

 

AUTORE: Enzo Ferrini