A colloquio con l’ispettore Giuseppe Taschetti della Questura Ufficio minori

Impegno concreto per superareil disagio infantile e giovanile

Per conoscere l’attività di questa struttura e gli interventi che la caratterizzano abbiamo intervistato l’ispettore superiore dott. Giuseppe Taschetti, coordinatore dell’Ufficio minori della Questura ternana.”Il maggior numero di minori che assistiamo -spiega Taschetti – è caratterizzato da disagio dovuto per lo più a situazioni familiari precarie, causate soprattutto da separazioni coniugali con bambini contesi o che spesso diventano strumenti di ripicche e di lotta o da inadeguatezza di genitori. In questi ultimi anni la tipologia degli interventi si sta focalizzando maggiormente sulla tutela dei minori da forme di maltrattamento. Che genere di maltrattamenti? “Sono di diverso genere. Ad esempio se i genitori litigano spesso, in presenza di figli, si genera una forma, a volte inconsapevole, di maltrattamento. Poi vi è la violenza psicologica”. Cioè? “Apostrofare il minore con frasi squalificanti (tipo “sei un cretino”) o con ricatti affettivi (ad esempio “se non fai così non ti voglio più bene”). Ci sono da registrare, poi, la freddezza affettiva, l’eccesso autoritarismo, l’attenzione inadeguata causata spesse volte da genitori tossicodipendenti”. Quanti casi, annualmente, seguite? “Nel 1999 ne abbiamo seguiti, a Terni e zone limitrofe, circa 400. Dobbiamo però aggiungere che in questi ultimi tempi si registra una maggiore attenzione per il fenomeno con segnalazioni sempre più frequenti”. Da chi vengono le segnalazioni? “In genere da cittadini che sono a conoscenza di situazioni di disagio ma anche dal mondo della scuola”. Qualcuno pensa che denunciare situazioni di disagio potrebbe comportare l’allontanamento del minore dalla famiglia. “Segnalare non significa allontanamento dalla famiglia. Nel 1999 nessun minore a Terni è stato tolto alle famiglie. Si sono registrati solo una ventina di casi di allontanamento temporaneo, ma sempre presso parenti (nonne, zie)”. Le coppie miste tra italiani e straniere hanno comportato un aggravamento della situazione? “Sino ad oggi no. Si sono registrati solo due casi di contesa di figli: uno lo abbiamo risolto con la nostra mediazione; l’altro speriamo di risolverlo quanto prima”. Episodi di violenze sessuali? “Ne abbiamo registrati una decina in un arco di oltre un anno. Anche se spesso si tratta di molestie sessuali ad opera soprattutto di parenti stretti delle piccole vittime, quasi sempre bambine”. Sino ad ora abbiamo parlato dei minori per così dire “vittime”. E per la devianza giovanile? “Nel 1999, in tutta la provincia di Terni, sono stati indagati 148 soggetti, tutti di età dai 14 anni in su. Si tratta di reati contro il patrimonio, come piccoli furti e danneggiamento nonché teppismo sportivo”. In questi casi come vi comportate? “C’è da dire che le azioni penali, condotte dal Tribunale per i minorenni, tendono a far uscire il minore dal circuito penale; si attuano procedure per far capire lo sbaglio commesso. Nessuno è finito in carcere”. Insomma, il “problema minori”, pur esistendo, non sembra raggiungere a Terni picchi preoccupanti. “E’ così. Vorrei solo aggiungere una cosa: le problematiche minorili vanno affrontate in un approccio multidisciplinare, senza parcellizzazioni ma con un contributo concreto di tutte le componenti della società”.

AUTORE: Mino Valeri