Il ciclo dei pellegrinaggi zonali e diocesani, caratterizzante il Giubileo in diocesi, si conclude al santuario della Madonna della Villa di S. Egidio (frazione di Perugia) che è la meta giubilare del mese di dicembre. I dodici santuari mariani, ognuno dei quali dedicato ad una specifica categoria di fedeli, hanno accolto nell’Anno santo diverse migliaia di pellegrini provenienti dalla diocesi e non solo. Il santuario della Madonna della Villa è dedicato ai pellegrini in generale ed anche per questo è stato scelto come ultima meta, così da concludere queste esperienze giubilari di grande fede e partecipazione di popolo (susseguitesi dallo scorso gennaio) con tutti i “protagonisti”. E’ un importante momento di riflessione a livello locale che precede di un mese la conclusione del percorso giubilare che avverrà il giorno dell’Epifania. Questo santuario è dei pellegrini in quanto si trovava su una di quelle vie che hanno unito per secoli i popoli in nome della fede: la via che conduceva sia ai luoghi francescani di Assisi, sia alla Santa Casa di Loreto. “Il pellegrinaggio, al di là delle mode effimere di ogni epoca – spiega mons. Giacomo Rossi, rettore del santuario -, è un simbolo a forte valenza religiosa, rappresenta la fatica della conversione, il coraggio di affrontare l’ignoto, l’esercizio delle virtù cristiane della fede, della speranza, della carità. Il pellegrinaggio – sottolinea – conserva tutto il suo valore anche oggi: si pensi ai raduni di giovani promossi dal Papa. I pellegrini veri, come i profughi o gli immigrati, non sono girovaghi ma cercatori di Dio e vivono nell’essenzialità – tiene a precisare -, pregano ad ogni passo, si aprono all’incanto della natura, apprezzano e sono grati per ogni gesto di amicizia, sono per tutti uomini di pace”. Il 3 dicembre, prima domenica di Avvento, si terrà il pellegrinaggio rivolto alle comunità parrocchiali, che insieme contano oltre 30 mila abitanti, della Quarta Zona pastorale della diocesi (Alta Valle del Tevere). Mentre domenica 10 dicembre, festività della Madonna di Loreto, si terrà il pellegrinaggio delle parrocchie di tutta la diocesi. Il programma (comune ai due appuntamenti) prevede il ritrovo dei pellegrini nella chiesa parrocchiale di S. Egidio, nel primo pomeriggio (ore 14,30), dove si svolgeranno le liturgie penitenziale ed eucaristica presiedute dall’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti. Seguirà la processione al santuario, durante la quale i fedeli porteranno una candela come segno della fede ricevuta con il battesimo ed effettueranno le rituali “passate” dinanzi all’icona della Beata Vergine. A conclusione del rito l’Arcivescovo reciterà con i pellegrini una preghiera alla Madonna …Questo luogo di culto, edificato nel XIV secolo con le offerte dei fedeli, è molto suggestivo pur essendo molto piccolo (misura esternamente 13 metri di lunghezza per 9 di larghezza e 9,25 di altezza), perché ricco di affreschi che ricoprono le quattro pareti, realizzati su una superficie di ben 235 mq. Il visitatore resta colpito anche dalla sontuosità della cappellina, in cui è racchiuso l’altare della Madonna della Villa. L’immagine della Vergine in trono con il Bambino è attribuita alla scuola del Lorenzetti e fin dall’origine era molto venerata e le venivano riconosciuti “poteri miracolosi”. Infatti, la gran parte degli affreschi quattrocenteschi sono votivi. La chiesa ha tutte le caratteristiche del santuario processionale, in quanto ha due porte di accesso che, poste sui lati corti, permettono il passaggio continuo dei fedeli in preghiera secondo un antico modo di far processioni, detto, appunto, “passate”.
Alla Madonna della Villa (S. Egidio) si conclude il “cammino” diocesano nei santuari mariani
Rivivono le rituali "passate" al santuario dei "pellegrini"
AUTORE:
Riccardo Liguori