Novantacinque giovani umbri a Barcellona

XXIII Meeting della Comunità di Taizé

Sono 95 i giovani dell’Umbria che hanno partecipato al 23’Meeting europeo della Comunità di Taizè fondata dal francese frère Roger Schutz. Si sono ritrovati dal 28 dicembre 2000 al 1 gennaio 2001 in Spagna, precisamente a Barcellona insieme a 80.000 giovani provenienti da diverse nazionalità e di diversa estrazione religiosa (protestante, cristiana, ortodossa). Erano presenti circa 8.000 italiani tra cui 1.700 milanesi (reduci dall’incontro di due anni fa proprio a Milano). Una buona rappresentanza si è avuta dalla nostra regione con ragazzi di Foligno (la maggioranza), ma anche di Perugia e Spoleto. “La Comunità di Taizè non è un movimento – ci tiene a precisare il portavoce frère Emile – ma vuole essere un contributo per la diffusione della pace, della speranza, della solidarietà tra i popoli. E questo lo riteniamo possibile, tra le altre cose, radunando annualmente in una capitale europea migliaia di giovani, desiderosi di questa esperienza di fraternità”. Prolungati momenti di preghiera, canti liturgici e scambi di riflessione sono stati i punti salienti di questo incontro. Come hanno vissuto questa avventura religiosa i giovani umbri? Certamente, la cosa originale è stata l’accoglienza: oratori, palestre, ospizi, sono stati i luoghi più riempiti, una minoranza cosiddetta “privilegiata” ha usufruito dell’ospitalità in famiglia, venendo a contatto direttamente con le abitudini e i costumi della gente del posto. Dalle testimonianze è risultata positiva la disponibilità dei volontari e della popolazione locale: “Ci trattavano come loro figli – racconta Chiara al ritorno dal viaggio – tanto è vero che il giorno della partenza mi è dispiaciuto andarmene via perché si era creato un calore umano che non ho trovato da nessuna altra parte”. “Il cibo era ridotto per via dei continui spostamenti a cui eravamo soggetti – interviene Luciano – però il giorno di Capodanno le famiglie ci hanno ospitato e abbiamo gustato così un pranzo con tutte le sue portate”. A Foligno esiste un punto di riferimento per chi si sente propenso a seguire questo tipo di preghiera; un incontro al mese organizzato dal responsabile regionale Massimo Busi coadiuvato da animatori e volontari per riportare l’essenza dell’esperienza di Taizè. Una realtà fatta di semplicità e letizia capace di catturare anche l’attenzione dei giovanissimi. E proprio loro sono stati i protagonisti, ovviamente affiancati ad altri più adulti e “veterani”, e tutti hanno fatto sì che si instaurasse all’interno del gruppo un bellissimo clima di amicizia.

AUTORE: R.G.