“Gente nobile nel cuore, laboriosa, di buon umore / che sa ben rappresentare quell’Italia che è d’amare”. Nel ringraziare per l’aiuto ricevuto dalla Protezione civile umbra nell’emergenza post-sisma, così il vice sindaco di San Prospero Sauro Borghi descrive con una “sirudela” (filastrocca) i tanti volontari legati alle principali associazioni presenti sul territorio umbro, coordinati dai funzionari del Centro regionale di protezione civile di Foligno. “Persone tutte straordinarie”, che dal 20 maggio, subito dopo le prime scosse e fino alla scorsa settimana si sono adoperati nelle attività di accoglienza e assistenza delle popolazioni colpite.
L’attività di supporto ai terremotati dell’Emilia, conclusa il 24 agosto, è stata effettuata con l’utilizzo della colonna mobile della Regione Umbria, e ha riguardato l’allestimento di due tendopoli nelle aree di accoglienza di Massa Finalese (campo 5 di Finale Emilia, Modena) e San Prospero (Modena) e la fornitura del modulo cucina della colonna mobile regionale destinato al campo 6 di Finale Emilia.
La Protezione civile umbra si è attivata in Emilia Romagna dalle prime ore dell’emergenza, domenica 20 maggio, con l’allestimento della tendopoli di Massa Finalese in collaborazione con la Regione Marche. Vi sono state installate 58 tende, di cui 24 della Regione Umbria e 34 della Regione Marche, al fine di portare assistenza a circa 500 sfollati.
Il primo contingente inviato era composto da 69 volontari e 5 funzionari della Regione Umbria e, per ogni successivo contingente, sono stati impiegati in media 33 volontari e 2 funzionari, per un totale di 261 volontari coinvolti nell’attività di assistenza alle popolazioni colpite. L’opera di accoglienza nei luoghi terremotati è proseguita con l’installazione del modulo cucina al campo 6 di Finale Emilia e con l’allestimento della tendopoli di San Prospero alla quale è stato inizialmente assegnato un contingente composto da 40 volontari più 4 funzionari della Regione Umbria. Nel complesso, sono state installate 44 tende per assistere circa 400 sfollati ed impiegati in media 35 volontari e 2 funzionari della Regione Umbria per contingente, che si sono succeduti ogni sette giorni, per un totale di 525 volontari.
In accordo con il Dipartimento di protezione civile e il coordinamento delle Regioni, è stato successivamente concordato di concentrare l’intera attività a San Prospero fino a quando, sulla base delle intese raggiunte con il Comune, si è deciso di smantellare il campo entro sabato 25 agosto. Nel campo sono rimaste solo 5 tende, per ospitare 32 persone, e la gestione è rimasta in capo al Comune di San Prospero.
I costi sostenuti dalla Regione per garantire l’attività di accoglienza e assistenza ammontano a circa 60mila euro e hanno riguardato l’acquisto per beni e servizi (circa 40mila euro) relativamente ai trasporti per allestimento / smantellamento campi e l’acquisto di beni per l’adeguamento della colonna mobile regionale (circa 22.000 euro), cui si aggiungono quelli relativi al personale dipendente che la Regione Umbria ha quantificato nella misura di 30 ore mensili per ogni unità impiegata in lavoro straordinario per il sisma.
Per quanto riguarda, infine, l’attività di rilevamento del danno agli edifici colpiti dal sisma, la Regione Umbria e gli Enti che hanno aderito all’invio di tecnici rilevatori nel territorio emiliano, hanno garantito mediamente, dal 22 maggio fino al 4 agosto, la presenza giornaliera di circa 12 tecnici suddivisi in sei squadre.
Oltre alla Regione Umbria, hanno messo a disposizione propri tecnici le Province di Perugia e di Terni, i Comuni di Perugia, Terni, Foligno, Nocera Umbra, Cerreto di Spoleto, Montefalco, Amelia, Spoleto, Assisi, Narni e Città di Castello.