Novità e rassicurazioni per i due ospedali del comprensorio

Nuovo indirizzo specialistico per Cascia, maggiore operatività per quello di Norcia

L’autunno sembra promettere bene per i due ospedali del Comprensorio-Valnerina: a Cascia è quasi pronto il nuovo reparto riabilitativo; a Norcia sono pervenute autorevoli rassicurazioni regionali e dell’Asl n.3 per garantire un ospedale di comunità e di qualità. Proprio in questi giorni sono stati portati a termine i lavori di ristrutturazione di tutto il secondo piano del nosocomio “S.Rita” con il completo rifacimento degli interni. Sono state realizzate camere a quattro letti con servizi igienici ed una grande sala da attrezzare a palestra per fini riabilitativi. Si sta in qualche modo superando la precedente genericità dei servizi ospedalieri per ripartire con un nuovo indirizzo specialistico, appunto quello riabilitativo. Qualcuno ha malignato (ricordando la promessa fatta qualche tempo fa di realizzare una sala dialisi e poi svanita con i venti di tramontana) che tutto è pronto, ma manca ancora l’organico e ,soprattutto, le attrezzature idonee. A Norcia, dopo le vibrate rimostranze del sindaco per la situazione di stallo in cui versava il nosocomio locale, sono giunte da parte della Regione Umbria e della Direzione Asl n.3 le precisazioni attese. Il comunicato stampa, firmato dall’assessore regionale alla Sanità, parla di ‘prospettiva di organizzazione e potenziamento della struttura ospedaliera della cittadina’. E ancora: “Le rassicurazioni dell’Assessore hanno tuttavia riguardato anche il futuro ‘meno prossimo’ del presidio ospedaliero, la cui piena ed efficiente operatività dovrà essere uno dei punti fermi del prossimo Piano sanitario regionale. Tutto questo secondo una nuova concezione di ospedale, che unisca la concretezza e l’efficienza operativa all’umanizzazione dei rapporti col paziente. Che deve tener conto, quindi, della necessità di assicurare la piena efficienza del pronto soccorso (viste le distanze con altre strutture ospedaliere), delle difficoltà che incontrerebbero i pazienti (e i loro familiari) se costretti a degenze fuori del proprio territorio di residenza, dei benefici che il paziente potrebbe ricevere permettendo ai medici di base di offrire il proprio contributo in caso di ospedalizzazione. Sull’attività diagnostica e chirurgica bisogna invece considerare la necessità di assicurare al paziente, a prescindere dalla sua residenza, l’ausilio delle tecniche e delle strumentazioni più avanzate. Sarà quindi di fondamentale importanza definire esattamente i campi di azione sui quali potrà essere assicurata la necessaria efficienza del servizio, evitando il ripiegamento su soluzioni parziali o che non assicurano la giusta efficienza al servizio”. In precedenza c’era stata una comunicazione dell’Asl n.3 agli Amministratori e ai cittadini di Norcia con la quale si puntualizzava l’impegno dell’Azienda a rendere l’ attuale struttura sanitaria un vero e proprio ospedale di comunità con dotazione di posti letto al di sopra di quelli esistenti. Nello stesso tempo si ricordava come siano già in atto il potenziamento di alcune specifiche prestazioni e la piena fruizione di una serie di servizi medici di grande utilità. Vengono, poi, elencate tutte le migliorie che sono state approntate in questi anni di gestione centralizzata. Il dato più evidente è l’aumento del personale medico, passato dalle 139 unità del 1997 alle attuali 161. Da tre anni funziona nei territori di Cascia e Norcia il 118, il servizio di emergenza sanitario, con ottimi risultati per l’ immediatezza e per efficienza. Sono, poi, stati apprestati altri servizi territoriali, garantendo attraverso figure professionali la qualità della vita dei pazienti, come l’istituzione di un Consultorio familiare, l’attivazione dello screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina e della mammella (esame gratuito a tutte le donne dai 25 ai 64 anni), l’attivazione dell’assistenza domiciliare integrata terapeutica (prestazioni ed assistenza ai pazienti non autosufficienti). C’è, quindi, da annoverare l’attivazione dei servizi di day hospital e day surgery, di cui hanno usufruito nel primo semestre ben 90 pazienti a monte di 460 ricoveri. Presto entreranno in funzione l’apparecchio della Tac (tomografia assiale computerizzata) e quello dell’ecocolordoppler, strumento diagnostico di recente acquisto, per minuziosi esami cardiologici. Ci sono, quindi, tutte le condizioni per un salto di qualità nell’ospedale di Norcia e tutta la buona volontà della Direzione Asl n.3 a renderlo efficiente e rispondente alle esigenze della popolazione.

AUTORE: Gianfranco Flamini