“Non è un momento di tristezza, ma di rivitalizzazione dei valori, di rinnovamento della spiritualità di ogni cristiano, una vera purificazione”. E’ quanto ha affermato don Francesco Fongo, parroco della parrocchia di Bastia Umbra a proposito della Quaresima. A riguardo lo abbiamo interpellato e ci ha parlato dell’importanza di questo periodo e delle iniziative che la parrocchia realizzerà. Don Francesco cosa significa Quaresima? “E’ il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua e la Resurrezione del Signore, inizia il mercoledì delle ceneri e si conclude il giovedì santo. Il numero quaranta, come ogni numero nella Bibbia è significativo, ciò sta a simboleggiare il cammino di ogni cristiano, un pellegrinaggio in cui si porta a compimento un’opera iniziata”. A Bastia Umbra come si vive questo periodo? “Il fatto da sottolineare non è il come si vive, ma quanti cristiani vivono questo momento nella sua pienezza. Ci siamo accorti di essere in Quaresima? Cosa si fa? Rilevante è entrare in uno spirito di preghiera, di avere una capacità tale da rinnovare la propria vita”. Durante la Quaresima si effettua la benedizione delle famiglie, ma cos’è la benedizione? “La benedizione ha uno stretto legame con il Battesimo, l’elemento che le accomuna è l’acqua, come il sacerdote bagna la testa del bambino come segno della sua purificazione dal peccato e di vita nuova nello Spirito, lo stesso nella benedizione delle famiglie il sacerdote compie un rito purificatorio in preparazione alla Pasqua. Oltre alla purificazione costituisce un momento d’incontro con la famiglia, un’occasione per poterla conoscere maggiormente, un prendere atto delle situazioni di ognuna”. Visto che la parrocchia di Bastia è grande quanti sacerdoti sono impegnati nelle benedizioni? “A seconda dei giorni ci sono alcuni sacerdoti e religiosi, accompagnati da bambini e ragazzi. Ricordiamo che queste sono già iniziate il 5 marzo e proseguiranno fino al 22. Nella mattinata di martedì 27 sarà il turno delle scuole. Nel pomeriggio di giovedì 15 toccherà ai luoghi di lavoro della zona industriale. Per le grandi ditte la data sarà concordata insieme con la parrocchia”. Cosa significa Via Crucis? Che criterio si usa ogni anno per scegliere le zone dove effettuarla? “La Via Crucis è il ricordo della passione e morte del Signore, è una celebrazione che aiuta il cristiano a riflettere sui vari momenti dell’esperienza vissuta da Gesù. Il cammino stesso è il segno del pellegrinaggio umano della vita. Non deve avere solo un carattere celebrativo, ma anche di carità, vale a dire fare delle rinuncie per opere di bene. Visto che la parrocchia è grande ci si orienta nelle zone più abitate, alternandole di anno in anno. Certamente come ci invita il Papa nel suo ultimo documento (all’inizio del Nuovo Millennio) dobbiamo “prendere il largo” (Duc in altum) con speranza e con coraggio confidando nel suo aiuto”.
Vivere la Quaresima cercando di rinnovare la propria vita
I quaranta giorni che precedono la Pasqua: la benedizione delle famiglie
AUTORE:
Ombretta Sonno