Estate con Gesù… e Mark Twain

Tanti piccoli Edoardo, tanti piccoli Tom

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Ogni bambino che intreccia la sua vita con quella di Edoardo e con quella di Tom, e si immerge nella storia Il principe e il povero, ritorna a casa più ricco di prima, con i sogni di Tom in testa e le domande di Edoardo in tasca.

Tom e Edoardo sono i protagonisti della storia Il principe e il povero alla quale sono ispirati i giochi e le attività proposte ai ragazzi negli oratori estivi delle parrocchie umbre.

Questi due amici sono uno la salvezza dell’altro, ma all’inizio non lo sanno! E la loro amicizia è il paradigma, l’emblema di tante storie che nascono per caso (o Non per caso, come canta l’inno di questo Grest) e diventano fondamentali per la nostra vita.

All’inizio è dura cambiare vita, entrare in un contesto nuovo, cambiare scuola, cambiare città, e ancor più difficile è vestire i panni di un altro e guardare il mondo con i suoi occhi…

Ma a poco a poco l’altro ti racconta chi sei, ti svela ciò che hai nel cuore, e tra i ragazzi che approdano all’oratorio, da contesti anche molto diversi, ci sono tanti piccoli Edoardo e tanti piccoli Tom.

Anche un gesto banale, che banale non è, come quello di indossare una maglietta colorata, o firmare la carta del Sigillo, è un rituale, un simbolo che va interpretato al di là dell’apparenza.

Alcuni non vedono l’ora di indossare la T-shirt del Grest: per loro quella T-shirt significa divertimento, appartenenza, novità, svago, amicizia. Altri temono l’omologazione, la soggezione a regole imposte dagli altri, il distacco dalle abitudini e dagli interessi quotidiani.

Tanti piccoli Edoardo e Tom – anche dal punto di vista dello status sociale – vengono ad incontrarsi e a condividere emozioni, paure e speranze. Da una parte bambini protetti, coccolati, super-impegnati, che sono caricati da aspirazioni e da aspettative, e altrettanti che vivono situazioni di disagio, malessere e sfiducia, anche all’interno della famiglia.

E proprio questi due giovani protagonisti, uniti dal destino, hanno suscitato riflessioni molto profonde anche in bambini in tenera età, per la bellezza e la semplicità del racconto, per l’immediatezza dei commenti e delle drammatizzazioni realizzate dagli animatori, per il clima che si crea quando si vanno a toccare i nodi essenziali della vita di ognuno.

La figura di Hendon, che condivide la sofferenza di Edoardo nelle sue peripezie che lo tengono lontano da casa, e anche il simpatico Humprhrey Marlow, costretto ad essere malmenato ogni qualvolta il Principe commette un errore, sono stati molto graditi dai ragazzi, invitati a riflettere su quanto le scelte di ognuno di noi possano avere ripercussioni nella nostra vita a distanza di tempo e anche nella vita degli altri, sia in bene che in male.

Questo “sguardo lontano” in prospettiva, si sposa perfettamente con la logica di un “A Tu per tu” sincero e profondo. L’oratorio, e il Grest con esso, non si limitano a soddisfare le esigenze materiali e sociali più superficiali, ma vanno a scavare la sete di verità e di bene che ognuno porta con sé.

Come ammette lo stesso Edoardo al termine della storia, ripercorrendo con la mente le sue avventure e ringraziando Tom, anche i ragazzi che vivono queste esperienze conserveranno sempre il loro ricordo nel cuore, con la gratitudine verso chi spende la vita per loro, alla scoperta del vero “re” che è in ciascuno di loro.

AUTORE: Chiara Casagrande