Il mondo e l’Europa sono in crisi, e i frati minori Conventuali di Assisi hanno proposto al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, una loro soluzione.
“Nell’attuale momento di crisi, che ha il punto più evidente nello sbandamento dell’economia mondiale, occorre fare ricorso non solo a risposte tecniche, proposte da Nobel dell’economia, ma anche a maestri e testimoni di umanità, che propongono una filosofia e una prospettiva di stampo francescano – ha detto padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro Convento, aprendo il convegno ‘Un contributo francescano al superamento dell’attuale crisi economica’. – Va concretamente redatto, proposto e vissuto un nuovo dizionario, ricco di lemmi antichi e sempre nuovi, quali risposte alla crisi attuale: uomo, fraternità, povertà, mestieri, lavoro, fedeltà, devozione e preghiera, onestà, sobrietà, bene comune, solidarietà, sussidiarietà, letizia”.
Padre Giorgio Silvestri, economo generale dei Conventuali, ha avanzato due proposte: l’istituzione di un Osservatorio economico francescano, in grado di esaminare i fenomeni economici del tempo, orientare costantemente il richiamo alla cooperazione e l’attenzione ai più poveri e denunciare le derive economiche che possono danneggiare la vita sociale; e la creazione di una grande iniziativa di concertazione a livello mondiale.
Sono stati molti gli interventi della giornata (tra gli altri padre Giancarlo Lati dei Frati minori, padre Maurizio Annoni dei Cappuccini, l’economista Stefano Zamagni, il filosofo Dario Antiseri, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino), moderata dal direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano.
Il ministro Passera ha detto che “il lavoro è un problema che va risolto a livello europeo, partendo da una crescita economica sostenuta e sostenibile che faccia leva sul sistema Paese, sulla competitività da un lato e sulla coesione sociale dall’altro. Un Pil che porta ricchezza a un ristretto numero di persone, senza creare posti di lavoro, non serve. Per misurare la vera performance di un Paese ci sono 4 indicatori: il Pil, la creazione di posti di lavoro, l’indebitamento e lo spreco ambientale. Naturalmente – ha aggiunto il ministro – occorre imparare da tutti gli errori che sono stati fatti negli anni passati. E sicuramente il francescanesimo ci aiuta a capire tante delle ragioni che hanno portato alla crisi attuale, e che ci spingono a lavorare tutti insieme per creare lavoro, guardando al bene comune, alla mutualità e alla solidarietà”.