Un Giubileo intenso e partecipato, dove anche i giovani si sono messi in viaggio e hanno voluto e, vogliono, svolgere un ruolo importante nella società cristiana essere cioè quelle “sentinelle ed evangelizzatori” auspicati dal Pontefice. Don Luigi Filippucci del Comitato diocesano per il grande Giubileo del 2000 di questo importante evento che ha percorso l’intero anno traccia un bilancio che, assicura, non può che essere positivo. “Tutte le iniziative proposte dal Comitato per il giubileo hanno visto una risposta della totalità delle parrocchie e della comunità. Le varie associazioni di volontariato hanno aderito con entusiasmo alle varie proposte, la loro è stata una risposta viva e vissuta”. Importante anche la forte presenza delle associazioni laicali nei momenti più significativi del Giubileo: nella giornata dei malati, degli anziani, del volontariato, degli sportivi e della comunità con i disabili. “Sono stati momenti significativi- continua don Filippucci – che hanno visto una massiccia partecipazione resa possibile dalla totale disponibilità delle parrocchie.Un esempio tangibile di questa collaborazione si è avuto durante il giubileo dei giovani: sia durante l’accoglienza nel territorio folignate di oltre 1000 giovani provenienti da tutto il mondo, in particolare nella disponibilità delle famiglie, sia nell’esperienza a piazza San Pietro. Merito dei parroci che sono riusciti a coinvolgere la comunità”. Momento forte in questo ultimo squarcio di anno giubilare anche in risposta all’appello del Papa, è l’iniziativa a sostegno del progetto sulla riduzione del debito estero per i Paesi più poveri. “Caritas e Città Viva insieme alle amministrazioni comunali hanno cercato di dare risposte significative su questo grande problema che sta distruggendo i paesi più poveri”. “La Comunità si è avvicinata a Gesù Cristo. Il Giubileo – aggiunge don Filippucci – ha messo in luce un rapporto più aperto e leale con le persone, ha significato riflessione, ha posto la persona al centro della realtà. Si è trattato di un Giubileo non solo accettato ma anche vissuto e partecipato. Basti pensare al Giubileo diocesano che ha raccolto oltre 1500 adesioni, nonostante si sia svolto in un giorno feriale. Non solo. La partecipazione ai vari pellegrinaggi è stata la conferma tangibile di un evento atteso: gli itinerari studiati dal comitato, la semplice ‘salita’ in Cattedrale, i pellegrinaggi organizzati a Roma, le tante richieste di partecipazione hanno fatto capire l’importanza di questo giubileo per tutta la comunità”. Una comunità viva e attenta ai bisogni di tutti. Ed allora in alcune parrocchie si sono organizzati pellegrinaggi “speciali” per chi non poteva partecipare con gli altri gruppi. Ad esempio per gli anziani non totalmente autosufficienti che hanno espresso il desiderio di recarsi in pellegrinaggio in alcune parrocchie si sono organizzati dei pullman che li hanno trasportati direttamente davanti la Basilica di San Pietro”. Infine, ma non ultimo, è stato anche il Giubileo della conversione. “Il servizio confessioni che è stato attivato in Cattedrale ha svolto bene il suo compito, i fedeli hanno partecipato”. Insomma un giudizio positivo quello di don Luigi su questo anno giubilare. “Farsi insieme presso Cristo, ed essere in Cristo significa servire l’uomo”.
La partecipazione ai pellegrinaggi segno dell’attenzione della gente
Don Filippucci: è stato Giubileo di conversione
AUTORE:
Francesca Petruccioli