Due giovani donne appena laureate, neanche trentenni, appassionate di letteratura, si incontrano nel 2008, lavorando fianco a fianco presso una casa editrice perugina. Sono Valeria Mastroianni, calabrese di origini, ma adottata da Perugia per via degli studi universitari, e la tifernate Lorenza Ricci. Le due ragazze condividono un sogno: realizzare progetti culturali di ampio respiro e di pregio che siano in grado di competere sul mercato. Così nel 2009 nasce “Jo March”, agenzia letteraria e casa editrice che prende il nome da una delle sorelle di Piccole donne, l’eroina del romanzo di Louisa May Alcott.
Lorenza nel frattempo si sposa e dà alla luce un bimbo, conciliando con fatica, ma con determinazione, l’attività di mamma con quella di editrice. Le due giovani donne individuano un canale letterario ancora non esplorato, ma certamente interessante: quello dei classici, in grado sempre di affascinare i lettori di ogni tempo. Dopo una serie di “indagini letterarie”, nel 2009 – non senza difficoltà – individuano un classico dell’800 non ancora tradotto in italiano, ma certo atteso dal pubblico degli appassionati. Si tratta del romanzo Nord e Sud di Elizabeth Gaskell, del 1855. Sarà il primo romanzo della collana Atlantide, perché, come affermano Valeria e Lorenza, “anche in letteratura molti tesori sono ancora sommersi, mai tradotti nella nostra lingua o non più editati da tempo, ma non per questo privi di bellezza”.
Con la preziosa collaborazione della docente Marisa Sestito, dell’Università di Udine, e la traduzione a cura di Laura Pecoraro, giovane ricercatrice e traduttrice dell’ateneo udinese, nel marzo del 2012 viene alla luce l’imponente lavoro di traduzione, al quale anche Lorenza e Valeria contribuiscono con le loro competenze.
Il lancio del libro è un vero successo: anche al Salone del libro di Torino la Jo March è la casa editrice umbra che vende più copie. A soli tre mesi dal lancio, Nord e Sud è acquistato infatti da 1.500 persone.
Il sogno letterario di Valeria Mastroianni e Lorenza Ricci sembra diventato realtà, ma le due ragazze sanno che non è facile fare di una passione un mestiere. Per questo stanno già lavorando alla traduzione di altri due classici per la collana Atlantide: si tratta di The Romance of a Shop di Amy Levy (1888), e del più celebre dickensiano La bottega dell’antiquario, già tradotto in Italia in passato ma ormai fuori catalogo e quasi irrecuperabile. Per mettersi alla prova e vedere se le “piccole donne” adesso sapranno diventare grandi.
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