Gubbio / Siglato protocollo d’intesa per la costruzione dell’ospedale di Branca

L'Inail si fa carico di 64 mld per la costruzione assicurando tempi brevi

L’ospedale unico comprensoriale ha ormai imboccato la strada giusta, destinata a concludersi con la realizzazione in tempi ragionevolmente contenuti.Come annunciato dall’assessore Maurizio Rosi in occasione dell’assemblea cittadina “Gubbio 1997-2000”, si è svolta a Perugia, presso la sede dell’Assessorato regionale alla Sanità, quella che potrebbe essere considerata, seppure in senso figurato, la “prima pietra” della nuova struttura ospedaliera comprensoriale. L’assessore Rosi, il sindaco di Gubbio Corazzi, il vice sindaco di Gualdo Tadino Campioni, il dott. Gobbi dell’Inail, assistiti da tecnici e funzionari, hanno sottoscritto l’intesa con la quale l’Inail stessa si fa carico della costruzione del nuovo ospedale nella frazione di Branca: duecento posti letto, una tecnologia d’avanguardia, un investimento complessivo di 64 miliardi. La cifra sarà anticipata dall’Istituto nazionale assistenza infortuni sul lavoro; dovrà essere però rimborsata dalle amministrazioni comunali interessate nel giro di trent’anni. “E’ stata riconosciuta la priorità della nostra struttura, indispensabile per completare la rete regionale della emergenza – ha dichiarato con soddisfazione il sindaco Corazzi – e l’Inail ci ha assicurato che, per quanto di sua competenza, farà di tutto per accelerare le procedure, mettendo a frutto anche precedenti esperienze. La prospettiva è quella di consegnarci “le chiavi” nel giro di tre, massimo quattro anni dall’inizio dei lavori. Lavori, ripeto, che l’Inail ha tutto l’interesse a terminare con la massima rapidità, anche per rientrare degli anticipi”. Le tappe più immediate sono costituite dall’individuazione del pool di ditte specializzate da coinvolgere, dalla redazione del progetto “tenendo conto però – ha ricordato il Sindaco – dei possibili suggerimenti dell’arch. Renzo Piano, per portare avanti quella sperimentazione cui il Ministero della Sanità tiene con particolare cura per avviare la realizzazione di residenze ospedaliere che tengano conto, nella stessa impostazione, delle esigenze organizzative più moderne ed avanzate”. Non ci sarebbero problemi invece per quanto riguarda gli strumenti di carattere urbanistico. “L’area individuata nella frazione di Branca – sottolinea Corazzi – è destinata ad una struttura di interesse pubblico, destinazione che funge di per se stessa da variante agli strumenti urbanistici vigenti”. Dopo tanto discutere, l’ospedale unico si profila nella sua concretezza. E’ urgente comunque seguirne l’iter per risolvere gli eventuali problemi che potrebbero insorgere.

AUTORE: Giampiero Bedini