27 ottobre 1986: era ben giusto ricordare una data che deve essere considerata segno dei tempi e di auspicio per il futuro dell’umanità. Ed era opportuno farlo con tutta la solennità possibile in tempi in cui si diffondono nel mondo odi, paure e conflitti violenti, come in Palestina. Il ricordo c’è stato ad Assisi e si è svolto in due giornate di preghiera e di dibattito.
Sono stati promotori la Comunità francescana nel suo insieme, la Comunità di S. Egidio e il Movimento dei Focolari, rappresentato al massimo livello con la presenza della fondatrice e animatrice Chiara Lubich, colei che incarna il carisma dei focolarini.
Il momento centrale delle due giornate si può considerare la tavola rotonda che si è svolta nella Basilica superiore di S. Francesco che è stata presideduta dal card. Cassidy, presidente del Pontificio consiglio per l’unione dei cristiani.
Ad essa hanno preso parte il vescovo anglicano Baycroft, direttore del Centro anglicano di Roma, il vescovo di Perugia e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo mons. Chiaretti, il pastore valdese Ricca, il vescovo di Terni mons. Paglia, per la Comunità di Sant’Egidio.
Coordinati dal nostro direttore don Bromuri i relatori hanno ripercorso i significati e i valori dell’incontro dei capi delle religioni del mondo invitati ad Assisi da Giovanni Paolo II ed hanno pronosticato il futuro del cammino del dialogo tra le religioni.
Un cammino difficile, ostacolato da chi soffia sul fuoco della discordia e nonostante tutto un cammino irreversibile, che bisogna proseguire con coraggio. Gli interlocutori erano tutti cristiani. E’ stata una scelta, perché si voleva richiamare come ad un esame di coscienza la responsabilità dei cristiani di presentarsi uniti all’appuntamento con le religioni del mondo. Cosa che non sta avvenendo, in quanto c’è ancora dissenso tra cattolici e protestanti, ad esempio, sul modo di rapportarsi agli immigrati di origine musulmana.
Un esame di coscienza comunque che ha portato a considerare anche dei risultati di progresso e di crescita nella comprensione tra persone e gruppi diversi, anche attraverso la testimonianza di due sorelle e di un giovane di fede islamica che si sono dichiarati appartenenti al movimento dei Focolari, di cui condividono lo stile di vita e il valore centrale dell’amore e della condivisione pur mantenendosi legati alla loro religione di origine.
Chiara Lubich ha raccontato le molteplici esperienze di dialogo da lei stessa realizzate in varie parti del mondo e la presenza di fedeli di altre religioni all’interno di tante comunità di Focolarini. Il 27 ottobre 2000 è stato una importante verifica della persistenza e attualità di quello che è chiamato “lo spirito di Assisi”, apportatore di pace e segno della benevolenza di Dio per l’intera umanità, nel segno del carisma francescano.