Chimica: un futuro verde

TERNI. Idee emerse al convegno, organizzato da Università e diocesi, in memoria di Giulio Natta

L’industria chimica ternana volta pagina e, dopo la chiusura della Basell e la dismissione di alcune produzioni, si avvia alla costituzione di un polo d’innovazione per la green economy e per le energie rinnovabili; un polo di ricerca industriale capace di innovare e ristrutturare i vecchi contenuti produttivi nella direzione della biochimica, delle biotecnologie e delle bioenergie. Il progetto intende non solo rilanciare l’area chimica ex Basell, ma dare avvio ad un nuovo distretto tecnologico nazionale su ambiente e sostenibilità, a cui legare lo sviluppo della chimica verde. Ricerca, innovazione, introduzione di nuovi processi produttivi ecosostenibili sono i punti di forza del progetto che vede integrate risorse economiche e imprenditoriali, unite a quelle della ricerca universitaria, che possano assicurare una solida crescita futura alla struttura economico sociale del territorio, riconvertendo un’industria che ha dato lustro e lavoro per decenni all’Umbria intera. Il convegno, organizzato a Terni da Università di Perugia e diocesi di Terni Narni Amelia, per ricordare Giulio Natta e i suoi studi sui polimeri che gli valsero il Nobel per la chimica nel 1963, ha messo in luce le grandi potenzialità di questo nuovo corso della chimica verde che, come ha evidenziato nel suo intervento il ministro per l’Ambiente Corrado Clini “rappresenta una filiera produttiva importante nel nostro Paese che consente di continuare la produzione delle plastiche in modo innovativo e che riduce l’impatto negativo dal punto di vista ambientale. Un’operazione virtuosa anche a livello economico, perché usa una tecnologia molto competitiva a livello internazionale, favorendo il riciclo della plastica e non la sua dispersione”. Un’occasione di rilancio per l’economia ternana e per dare respiro a tutti quei lavoratori licenziati e ai tanti giovani che sono in cerca di occupazione. Un’occasione importante per “quel segmento dell’industria italiana così fortemente legato alla ricerca e all’innovazione” ha ricordato il vescovo Vincenzo Paglia e, più in generale, “per le prospettive di crescita e quindi di possibile maggiore giustizia e maggiori opportunità per tutti. Oggi un anniversario diventa occasione di un nuovo impegno, di una nuova stagione di cambiamento, di una nuova prospettiva concreta Questo incontro dimostra che abbiamo estremo bisogno di scelte, di decisioni: cioè di esercitare la nostra responsabilità. Dobbiamo saper leggere i segni dei tempi, le opportunità che questo nostro tempo ci pone di fronte”.

AUTORE: Elisabetta Lomoro