Chi visita la mostra d’arte antica e moderna, allestita nella libreria Alberi del duomo di Orvieto e dedicata al “Sacrificio di Gesù Cristo”, si trova ad ammirare in una teca di vetro la bolla Transiturus, con cui il Papa Urbano IV istituiva nel 1264 la festa solenne del Corpus Domini per tutta la Chiesa cattolica. Si tratta della riproduzione di quattro grandi pagine in pergamena, tratte dal Bollario conservato nell’Archivio segreto vaticano, che riporta il testo di quell’antico documento papale che ha segnato una svolta nelle forme del culto liturgico pubblico verso l’eucaristia, in particolare per l’introduzione della “processione del Corpus Domini”, che ha avuto inizio proprio ad Orvieto. Un anno dopo il miracolo di Bolsena, avvenuto nel 1263, la bolla venne firmata da Urbano IV ad Orvieto, dove in quel tempo risiedeva. Quel Pontefice ebbe subito notizia del miracolo, incontrò il sacerdote polacco che ne fu il primo diretto testimone, ne verificò la veridicità dei fatti e stabilì che il Corporale, con i segni del sangue e con l’ostia spezzata da cui quel sangue è scaturito, venisse portato ad Orvieto dove ora si trova ed è esposto alla venerazione dei fedeli nell’omonima cappella del Duomo. L’esposizione della bolla Transiturus vuole rappresentare – come ho rilevato in occasione della presentazione e apertura della mostra – il primo annuncio anticipatore delle celebrazioni, previste per il 2013 e 2014, del 750° anniversario del miracolo eucaristico di Bolsena e della successiva introduzione nel calendario liturgico universale della Chiesa della solennità del Corpus Domini. La diocesi di Orvieto-Todi, depositaria di queste memorie, avverte il dovere di promuovere la celebrazione di questo 750° non solo come iniziativa diocesana cui ci stiamo preparando, ma anche coinvolgendo le sorelle diocesi della Regione Umbra, interessando la Chiesa che è in Italia e, per quanto possibile, richiamando l’attenzione, sul comune e fondamentale tema dell’eucaristia, dell’intero mondo cattolico. La celebrazione di questo anniversario si propone primariamente di approfondire il mistero eucaristico nel suo aspetto teologico e pastorale. L’aspetto teologico deve aiutarci a sentire sempre più la presenza reale di Cristo nell’eucaristia. L’aspetto pastorale, con i suoi riflessi liturgici, spirituali, personali, familiari e sociali, deve far crescere in noi la fede in Cristo, centro della vita cristiana e reale speranza per il mondo. Quest’anniversario potrà essere occasione opportuna per riprendere in mano i grandi documenti pontifici, a partire dalla bolla Transiturus fino alle lettere apostoliche di Giovanni Paolo II, la Ecclesia de Eucharistia e la Sacramentum caritatis di Benedetto XIV. “A partire dalla bolla Transiturus”: perché in essa si trova una ricchezza teologica e pastorale straordinaria. Infatti, nello stile di quel documento si può riconoscere la mano del grande teologo Tommaso d’Aquino, che proprio negli anni della presenza ad Orvieto di Urbano IV si trovava anch’egli ad Orvieto nel convento dei Domenicani. Se confrontiamo lo stile della bolla con gli inni eucaristici e con la liturgia delle ore, redatti dall’Aquinate per incarico di Urbano IV, possiamo costatare la straordinaria coincidenza dei concetti e dello stile con cui sono espressi, il flatus spirituale e perfino il ricco vocabolario che viene usato nell’uno e negli altri documenti. Nella teca della menzionata mostra del Duomo di Orvieto, accanto alle pergamene della Bolla, è stato collocato il Breviario, cioè il libro della preghiera quotidiana di san Tommaso d’Aquino. Il visitatore che riflette si commuove perché comprende che davanti al mistero eucaristico non resta che pregare per ringraziare Gesù Cristo, che per donarsi a noi non solo si è incarnato facendosi simile a noi, ma si è pure identificato nel pane e nel vino per donarci il suo corpo e il suo sangue come forte sostegno nel cammino della vita terrena e pegno di salvezza eterna. Ci aspettano ricorrenze importanti, valorizziamole per il loro autentico significato spirituale e religioso: prepariamoci!
750° anniversario del Miracolo eucaristico
Parola di vescovo
AUTORE:
Giovanni Marra