“L’adolescenza è un’età di opportunità per i bambini e un momento cruciale per gli adulti”. Così il presidente del Comitato regionale Umbria per l’Unicef, Paolo Brunetti, ha introdotto nella mattinata di venerdì 25 febbraio, presso l’auditorium della Fondazione S. Anna di Perugia, il Rapporto annuale Unicef 2011 sulla condizione dell’infanzia nel mondo, quest’anno dedicato al mondo degli adolescenti, dal titolo Adolescenza, il tempo delle opportunità.
“Gli adolescenti – ha proseguito Brunetti – meritano protezione e assistenza, beni e servizi, opportunità e sostegno, oltre al riconoscimento della loro esistenza e del loro valore”. Oltre ai vertici dei Comitati provinciali Unicef di Terni e Perugia, presenti all’incontro anche il dott. Casucci, psicopedagogista dell’Università di Perugia, la prof.ssa Bottoni dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, e la dott.sa Battista, dirigente medico dell’Asl n 2 di Perugia. Il Rapporto evidenzia una situazione allarmante: l’88% (circa 1 miliardo e 200 milioni) del totale degli adolescenti, di età compresa tra i 10 e i 19 anni, vive nei Paesi in via di sviluppo, e a circa il 70% è negata l’istruzione. Il lavoro minorile, infatti, interessa 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni, e l’incidenza di questo fenomeno risulta maggiore nell’Africa sub-sahariana.
A fronte di bambini che lavorano precocemente, i giovani fronteggiano invece la grande crisi occupazionale: 81 milioni di giovani hanno probabilità quasi tre volte maggiori di essere disoccupati rispetto agli adulti. Gli incidenti stradali sono la principale causa di mortalità tra gli adolescenti. In Europa, ma anche in Asia e nel Mediterraneo orientale, ogni anno muoiono sulle strade cira 400 mila giovani tra i 10 e 19 anni. Un dato sconcertante che si collega ad un consumo di alcol, droghe e tabacco in misura maggiore rispetto al passato (40% in più) e in età precoce (11-13 anni). Unicef stima poi che circa il 20% degli adolescenti del mondo abbia problemi di salute o di comportamento, e la depressione risulta il disturbo più diffuso. Per entrambi i sessi l’obesità rappresenta un motivo di preoccupazione grave e crescente, soprattutto nei Paesi industrializzati. Tra le giovani, molto presente il problema del matrimonio precoce.
Nei Paesi più poveri, il 25% delle donne tra i 20 e i 24 anni hanno partorito prima di compiere 18 anni. L’elevata mortalità legata alla maternità e malnutrizione raggiunge punte del 28% in Asia meridionale e addirittura del 59% nell’Africa centrale. Un terzo di tutti i nuovi casi di sieropositività e Aids su scala mondiale riguarda giovani tra i 15 e i 24 anni, con un rischio di infezione notevolmente più elevato tra le adolescenti e le giovani donne. “L’adolescenza rappresenta un punto di svolta per consolidare i progressi compiuti nell’ambito della prima infanzia, che altrimenti si rischierebbe di vedere cancellati – ha dichiarato ancora Brunetti. – Per questo scopo il Comitato regionale Umbria per l’Unicef, in sinergia con l’Ufficio scolastico regionale e le Asl locali, da tempo svolge una vasta attività di sensibilizzazione e di promozione su tutto il territorio con numerose iniziative a sostegno dei diritti dell’infanzia. L’obiettivo per il nuovo decennio – conclude il presidente del Comitato regionale Unicef – sarà potenziare l’istruzione e l’attenzione alla salute negli adolescenti, cercando di sottrarli anche alle forme di sfruttamento nel lavoro in cui incappano troppo spesso”.