“L’ordinazione di un sacerdote diocesano è sempre un segno di grande conforto e speranza per la nostra Chiesa e per la comunità dei fedeli che andrà a servire. Ma quando ad essere ordinati sono quattro sacerdoti, e per giunta la loro età rientra nella fascia giovanile, questo segno si quadruplica e la gioia è davvero immensa, perché sono una ricchezza per tutti noi”. A dirlo è l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti nell’apprestarsi ad ordinare presbiteri nella cattedrale di Perugia il 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, Giovanni Marconi (classe 1982), Marco Pezzanera (classe 1978), Alessandro Segantin (classe 1981) e Francesco Verzini (classe 1986), che riporteranno il numero dei sacerdoti diocesani al di sopra dei 110, per l’esattezza 113. Mons. Bassetti non nasconde la sua soddisfazione, ricordando la precedente ordinazione così numerosa risale a venti anni fa. “Nei prossimi anni, grazie a Dio, non mancheranno ordinazioni perché attualmente in Seminario ci sono 14 alunni della nostra comunità diocesana, e vi sono due giovani in procinto di entrare”. Le vocazioni dei seminaristi sono nate in famiglia e nelle comunità parrocchiali e diocesane, poi si sono sviluppate e maturate nel percorso della vita, ma sono tutte vocazioni per la parrocchia che poi andranno a servire, non tanto quindi per la personale soddisfazione di una esigenza spirituale, ma – quasi totalmente – al servizio della comunità. Mons. Bassetti parla del “prete come di un piccolo fratello universale nei confronti di tutta la gente”, e per avere questo tipo di sacerdote occorre una valida preparazione in Seminario.
Lo stesso Arcivescovo segue costantemente i seminaristi, incontrandoli in modo periodico, e ha voluto personalmente prepararli all’ordinazione con un corso di esercizi spirituali. Nel caso dei quattro ordinandi ha scelto come luogo di ritiro l’eremo de La Verna dove – spiega l’Arcivescovo – “con Alessandro, Francesco, Giovanni e Marco ho cercato di rivedere soprattutto quelle virtù umane che sono fondamentali per un sacerdote. Ho cercato di ragguagliarli su tutte le difficoltà che possono incontrare, anche con la mia esperienza di tanti anni di rettore di seminario e di Visitatore dei seminari d’Italia. Ho sottolineato l’importanza di valorizzare quello che hanno appreso in Seminario: la fedeltà alla parola data, la cura di seguire tutta la gente e non soltanto i giovani, ma tutte le categorie del popolo di Dio, spiegando che il prete è radicato in Dio ed è un piccolo fratello universale nei confronti di tutta la gente”. Mons. Bassetti ha voluto subito affidare ai quattro ordinandi compiti particolari da svolgere presso le loro destinazioni parrocchiali. Don Alessandro collaborerà con il parroco di Città della Pieve e avrà cura per la parrocchia di Monteleone d’Orvieto, seguendo i giovani, la catechesi e l’oratorio. Don Francesco seguirà le comunità parrocchiali perugine di Case Bruciate e Sant’Andrea in Porta S. Susanna, collaborando con le Pastorali giovanile ed universitaria della diocesi. Don Giovanni presterà il suo servizio missionario nelle parrocchie dell’Unità pastorale di Mantignana e Cenerente, sotto la guida del parroco, con cura dei due oratori parrocchiali. Don Marco collaborerà con l’Unità pastorale di Marsciano, seguendo in particolare l’oratorio e continuando gli studi a Roma per specializzarsi in Diritto canonico. Significative sono le scelte vocazionali dei futuri sacerdoti, raccontate su www.diocesi.perugia.it e www.chiesainumbria.it (sezione “News dalla regione”).
La liturgia di ordinazione
Venerdì 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, alle ore 18 in cattedrale di San Lorenzo a Perugia l’arcivescovo Gualtiero Bassetti ordina i presbiteri quattro giovani diaconi don Giovanni Marconi, don Marco Pezzanera, don Alessandro Segantin, don Francesco Verzini.