Dopo una breve malattia, anche Lyn Billings, alla venerabile età di 95 anni, ha concluso il suo pellegrinaggio terreno a Melbourne sabato 16 febbraio scorso, sul finire di una settimana piena di intense emozioni iniziate con l’inconsueto annuncio delle dimissioni dell’amatissimo Papa Benedetto XVI.
Il primo sentimento provato nel ricevere la notizia del ritorno alla casa del Padre di Lyn Billings è stato quello di ringraziare Dio per averci dato la grazia di conoscere circa 35 anni fa (dicembre 1978) sia lei che l’indimenticabile marito John ed altre persone amabilissime ed umili, che ci hanno aiutato a crescere non solo nella conoscenza del metodo Billings ma soprattutto nell’amore e nel servizio degli sposi, dell’amore coniugale, del matrimonio e della famiglia e delle giovani generazioni, di cui loro hanno subito colto l’urgenza di educare all’amore fecondo e responsabile.
Quello che ci ha colpito subito di questi due sposi è stato il loro modo di guardarsi, che ci faceva percepire la loro profonda comunione, che ci rimandava all’amore profondo che ha Dio per ognuno di noi e Cristo per la sua Chiesa: veramente osservandoli si vedeva tradotto in vita il n.17 della Familiaris consortio: “Per questo la famiglia riceve la missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa”.
Ma in questo particolarissimo momento, che come Chiesa cattolica stiamo vivendo per le annunciate dimissioni di Papa Benedetto XVI, in cui qualche teologo “progressista” ed alcuni commentatori si ostinano ad affermare che tra i problemi più urgenti da risolvere per la Chiesa cattolica e per il futuro Vescovo di Roma ci siano l’insegnamento della Humanae vitae ed il ruolo della donna nella Chiesa, la figura e la vita di Lyn Billings, donna – sposa – madre – medico – cofondatrice del Metodo Billings (Mob) e formatrice di diecine di migliaia di insegnanti del metodo Billings in ogni parte del mondo, ci aiutano a capire che non sono questi i veri problemi della Chiesa oggi!
Lyn ci ha sempre ricordato che lo scopo principale di ogni metodo di regolazione naturale della fertilità è di realizzare la felicità di un padre, di una madre e dei loro figli, per questo insieme al marito John si sono prodigati fino alla fine andando ovunque veniva richiesta la loro presenza (in Cina hanno formato circa 9.000 insegnanti del Mob, ottenendo ottimi risultati) per trasmettere le loro conoscenze scientifiche ed il loro amore incondizionato e rispetto per ogni persona umana. Rispetto, in particolare, per la donna, che volevano preservare da tutti i danni (fisici, psichici, relazionali e culturali) della contraccezione, per testimoniare la bellezza dell’amore coniugale che si prodigavano a mantenere integro nella sua fondamentale grammatica originaria (eterosessualità, comunione delle persone, fecondità). Dimostrando così che non vi è contraddizione tra le leggi divine che reggono la trasmissione della vita e quelle che favoriscono un autentico amore coniugale (cfr. Humanae vitae, 24).
Grazie, Lyn, per tutto quello che insieme a John ci hai fatto sperimentare e trasmesso. Prega per tutti noi perché nulla ci scoraggi, nulla ci turbi nel nostro servizio alla persona umana, all’amore coniugale, alla famiglia ed all’educazione degli adolescenti e dei giovani all’amore fecondo e responsabile!
A Perugia nel 1996
Il dottor Angelo Francesco Filardo, autore insieme alla moglie dell’articolo pubblicato in questa pagina, lo ha fatto pervenire accompagnato da una breve nota in cui rievoca un episodio legato al nostro territorio: “Invio un breve ricordo di Lyn Billings che, assieme al marito, il 16 novembre 1996 è stata a Perugia per un incontro nell’aula magna dell’Università”. Ennesima testimonianza dell’opera davvero ‘a tappeto’ svolta dai due coniugi americani a favore della diffusione del più noto tra i “metodi naturali” per la procreazione responsabile.
